da Cannes
Dall'anno prossimo sarà operativa la Fondazione Gillo Pontecorvo, voluta fortemente dai familiari del grande regista scomparso e che si avvale dell'apporto di Irene Bignardi, già autrice di una biografia dell'autore. «L'intenzione - ha detto quest'ultima ieri - è di mantenere vivo il ricordo di un maestro e di uno straordinario organizzatore di cultura, nonostante un'apparente quanto leggendaria pigrizia».
Autore di pochi film, ma tutti significativi, Giovanna nel 1956, La grande strada azzurra nel 1957, La battaglia d'Algeri nel 1966, Queimada nel 1969, Ogro nel 1979, Pontecorvo fu un uomo dotato di passione civile ma anche capace di stupirsi di fronte alla vita e di saperne godere i frutti.
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