Natale, 293 euro di spesa media E un milanese su 3 non fa regali

La manovra natalizia blocca l’entusiasmo e congela l’economia. Sono feste all’insegna del portafogli chiuso queste del 2011, tanto che il 30% delle famiglie lombarde ha deciso di non subire la tentazione del regalo. Per i doni sotto l’albero si spendono 520 milioni di euro, il 20% in meno rispetto allo scorso anno, vale a dire circa 130 milioni di euro. La crisi scende a ghigliottina, riducendo sia il numero di acquirenti sia il budget di spesa destinato alle strenne: circa 120 euro contro i 156 delle scorse festività. Rinunce sui regali (41%) ma anche sui festeggiamenti al ristorante (10%). Le famiglie riscoprono la sobrietà e il piacere delle «grandi mangiate» in casa, che si svolgono però in piena regola, visto che solo il 3% «alleggerisce» la spesa per pranzi e cenoni casalinghi. La spesa del Natale a Milano toccherà i 293 euro a testa.
Se un nucleo familiare su due non stringe il budget destinato alle tradizionali sorprese delle festività, chi è «costretto» a fare i conti con il centesimo può risparmiare mediamente 180 euro, avvalendosi di sconti già in atto prima dell’arrivo dei saldi. Vince il buon, vecchio, sano settore dell’abbigliamento, degli accessori e delle calzature (57%), a cui si affiancano libri, dischi, cd e giocattoli (48%). L’elettronica di consumo, dai cellulari ai pc ai giochi elettronici è ambita, ma non troppo (12%), come gli oggetti e gli accessori per la casa, che conquistano l'11% delle scelte. E per restare ancora più sul classico, con la crisi torna la busta «della nonna»: il 14% sceglie di regalare contanti. Centri commerciali, ipermercati, outlet e mercatini natalizi saranno il regno dei balocchi per sette famiglie su dieci. Gettonate mete di shopping rimangono anche i negozi del vicinato e le piccole botteghe artigiane: circa una famiglia su quattro si rivolge a loro piuttosto che alle grandi catene (14%). Poco diffuso l'acquisto on line (1%). Questi i risultati dello studio «Le famiglie e le festività natalizie. Monza e Brianza e Lombardia», realizzata dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza con il coordinamento scientifico di Ref-Ricerche per l’economia e la finanza e in collaborazione con DigiCamere. A Milano e a Monza verranno aperte le sorprese più ricche. I brianzoli sono i più generosi: solo una famiglia su quattro rinuncerà alle strenne natalizie e spenderà circa 140 euro, il 20% in più rispetto alla media. Per i milanesi il budget è di 135 Euro. A Brescia si scialacqua con più parsimonia, con una spesa media di circa 80 euro: quasi la metà delle famiglie rinuncia ai «pensierini». Risparmiosi ed essenziali anche i bergamaschi, che spenderanno poco più di 100 euro.

Meneghini e brianzoli si «buttano» sul vestiario, che conquista rispettivamente il 59% e il 69% delle preferenze; a Bergamo e a Varese si preferiscono libri, dischi, cd e giocattoli (54% e 51%). La «busta» regalo è particolarmente sfruttata a Varese: quasi il 20% a delle famiglie farà il regalo euro sonanti.

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