Nato, la strategia di Berlusconi: doppio vertice con la Rice e Putin

A settembre il premier incontrerà in Italia il segretario di Stato e il vicepresidente Usa Cheney. A ottobre volerà a Mosca dal presidente russo

nostro inviato

a Porto Rotondo (Olbia)
Prima Condoleezza Rice a Villa Madama e poi Dick Cheney a Palazzo Chigi. Silvio Berlusconi continua a trascorrere le sue giornate nel buen retiro di villa Certosa senza alcuna concessione alla linea del low profile adottata sin da quando ha messo piede in Sardegna ai primi di agosto. Un modo per godersi figli e nipoti, certo. Ma senza trascurare la politica, in particolare quella internazionale visto l’avvicinarsi dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite in programma a New York per la seconda metà di settembre e, soprattutto, alla luce della difficile crisi del Caucaso. Così, i giorni a cavallo di Ferragosto il premier li ha passati nella sua villa di Porto Rotondo al telefono con Gianni Letta, ma pure con il ministro degli Esteri Franco Frattini.
I rapporti tra Usa e Russia, infatti, continuano a restare tesi e la questione dell’allargamento della Nato a Georgia e Ucraina è di non facile soluzione (oggi è in programma una riunione a Bruxelles). Anche di questo, dunque, parleranno Berlusconi e il sottosegretario di Stato americano Rice durante l’incontro organizzato da Frattini a Villa Madama per il 5 settembre. Un bilaterale durante il quale l’Italia cercherà di riproporsi come possibile punto d’incontro tra Stati Uniti (favorevoli all'allargamento) e Russia (decisamente contrari), tentando la difficile via della mediazione. Un’occasione nella quale Berlusconi cercherà di far valere i suoi ottimi rapporti sia con George Bush sia con Vladimir Putin (che dovrebbe incontrare a ottobre a Mosca).
Sul tavolo ci saranno anche i temi al centro dell’assemblea Onu di New York, con l'obiettivo di cercare posizioni comuni sulle questioni più importanti. Sul fronte dei rapporti bilaterali, invece, con ogni probabilità la Rice chiederà garanzie sull'annoso problema del Dal Molin, visto che sulla base americana di Vicenza continuano a piovere le proteste della popolazione e il 5 ottobre si terrà un referendum cittadino.
Il faccia a faccia in programma il 9 settembre con il vicepresidente americano Cheney si terrà invece a Palazzo Chigi. Sul tavolo, ovviamente, la politica internazionale ma anche le imminenti presidenziali americane che porteranno alla Casa Bianca il repubblicano John McCain o il democratico Barack Obama.
Prima del passaggio di consegne, però, è possibile che George Bush e Berlusconi si incontrino ancora una volta a Washington. Si vedranno certamente a New York per l’Assemblea generale delle Nazioni Uniti ma le diplomazie stanno ragionando sulla possibilità di organizzare un bilaterale in piena regola alla Casa Bianca. In quel caso, il presidente del Consiglio prolungherebbe la sua permanenza in terra americana di qualche giorno per volare da New York a Washington.

Dove è stato l'ultima volta nel marzo 2006, quando intervenne davanti al Congresso degli Stati Uniti. Mezz’ora di discorso interrotto diciotto volte dagli applausi. Tra i quali, fece un certo clamore, anche quelli di Hillary Clinton.

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