Ancora una volta sono destinate a fare polemica le parole di Francesca Albanese, relatrice speciale Onu per i Territori palestinesi occupati. Parlando dell'assalto alla redazione della Stampa di Torino da parte di un gruppo di sedicenti Pro-Pal, ha detto: "Prima di entrare qui ho avuto il solito confronto con la stampa italiana che mi ha detto che durante le proteste di ieri erano in sciopero. Però la notizia dell’assalto alla sede della Stampa di Torino l’hanno coperta. Perché non avete coperto anche quello che è successo a Genova e in altre 50 città con migliaia di persone scese in piazza? Io condanno fermamente ogni forma di violenza. È necessario che ci sia giustizia per quello che è successo alla sede della Stampa. Sono anni che dico che non bisogna commettere violenza nei confronti di nessuno. Al tempo stesso, che questo sia anche un monito alla stampa per tornare a fare il proprio lavoro cioè riportare i fatti. E se riescono a permetterselo anche fare un po’ di analisi e di contestualizzazione”.
"È molto grave che, di fronte a un episodio di violenza contro una redazione giornalistica, qualcuno arrivi a suggerire che la responsabilità sia - anche solo in parte - della stampa stessa", ha detto la premier Giorgia Meloni sui suoi profili social, "La violenza non si giustifica. Non si minimizza. Non si capovolge. Chiunque cerchi di riscrivere la realtà per attenuare la gravità di quanto accaduto compie un errore pericoloso. La libertà di stampa è un pilastro della nostra democrazia e va difesa sempre, senza ambiguità".
A esprimere la perplessità è il vicecapogruppo FdI alla Camera, Alfredo Antoniozzi. "Che significa, "do la solidarietà a La Stampa ma sia un monito"? Le parole di Francesca Albanese sono molto gravi. Significa che i giornalisti italiani sono occupati da "neo sionisti, nazisti, fascisti"? Qual è il monito? Che bisogna stare attenti a ciò che si scrive? Rimango veramente perplesso e basito".
"Allora ha bisogno di un bravo medico, di uno specializzato ma di quello e con tanta esperienza sulle spalle. È tragica", ha commentato il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini.
La Albanese poi, nel suo intervento ai microfoni del carro di testa al corteo Usb di Roma contro la "finanziaria di guerra", è tornata sull'argomento e ha dichiarato: "Stanno provando ad affossarmi.
Non c'è stato nessuno scivolone, vergognatevi. Tutto quello che ho detto e che continuo a dire è che condanno la violenza e condanno l'attacco di ieri a La Stampa. La violenza, anche dentro a un sistema violento, finisce per rafforzare il sistema che ci opprime".