Tradito dai fari dell'auto: così è stato arrestato in Germania Filippo Turetta

Il 22enne è stato fermato vicino a Lipsia su mandato di arresto europeo. Lo rende noto il suo legale. Ministro Tajani: "In pochi giorni affidato alle autorità italiane"

Tradito dai fari dell'auto: così è stato arrestato in Germania Filippo Turetta
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Filippo Turetta, l'ex fidanzato di Giulia Cecchettin, è stato arrestato attorno alle 22 di sabato 17 novembre in Germania, a 150 chilometri da Lipsia, nella regione di Sassonia-Anhalt. Lo ha riferito all'Ansa il suo avvocato Emanuele Compagno, che ha appena informato i genitori del ragazzo indagato per l'omicidio della 22enne veneta Giulia Cecchettin. Il giovane, vivo e in salute, è stato fermato mentre si trovava bordo della sua auto, ferma in corsia d'emergenza e a luci spente sull'autostrada A9 all'altezza della cittadina di Bud Durremberg. La legge tedesca prevede che i fari siano sempre accesi e per questo motivo alcuni automobilisti hanno segnalato la presenza della Fiat Grande Punto agli agenti della polizia stradale, che si sono avvicinati al veicolo e che solo in un secondo momento hanno riconosciuto la targa e il giovane. Pare inoltre che avesse finito la benzina e che non avesse denaro sufficiente per fare il pieno.

La polizia stradale della Repubblica federale ha riferito alle autorità italiane che Turetta, al momento dell'arresto, non ha opposto resistenza. È apparso stanco e rassegnato, come se fosse desideroso di consegnarsi. Al momento, il 22enne si trova in un'ufficio delle forze dell'ordine locali. Ora spetterà ad un giudice tedesco valutare il Mae, il mandato di arresto europeo, e decidere di consegnarlo alle autorità italiane.

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Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha condiviso la notizia in un post su X, ringraziando gli inquirenti per il lavoro svolto. Il capo della Farnesina ha anche affermato che "grazie all'arresto europeo il ragazzo potrà essere affidato in pochi giorni alle forze dell'ordine e alla giustizia italiana per subire un giusto processo". "Bene. Se colpevole, nessuno sconto di pena e carcere a vita", ha aggiunto Matteo Salvini. Anche il legale della famiglia Cecchettin, Stefano Tigani, ha commentato l'arresto di Turetta: "La sensazione era che ci si potesse arrivare visto lo spiegamento di forze senza precedenti e ci speravo. Certo Giulia purtroppo non c'è più e non ce la riporterà indietro nessuno".

Sul computer di Filippo sono state trovate ricerche relative a kit per la sopravvivenza in alta quota e ad itinierari nel versante tirolese meridionale dell'Austria, elementi che farebbero propendere per l'ipotesi di una preparazione del reato. Tra i materiali sequestrati nella casa del giovane, inoltre, è stato trovato del nastro adesivo, che verrà confrontato con il reperto trovato nel luogo dell'aggressione alla 22enne.

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