Cultura "Queer" a scuola: le ultime provocazioni del Pride

Nei giorni scorsi, ad Ancona si è svolto il "Marche Pride", la parata dell'orgoglio omosessuale. E fra cartelli provocatori rivolti a Papa Francesco e a bandiere della Palestina mescolatesi a quelle arcobaleno, l'organizzazione ha auspicato che la "cultura Queer" possa essere studiata a scuola

Cultura "Queer" a scuola: le ultime provocazioni del Pride
00:00 00:00

Pochi giorni fa ad Ancona si è svolto il "Marche Pride 2024", la parata dell'orgoglio omosessuale che ha visto sfilare per le vie del capoluogo marchigiano migliaia di persone. Non sono tuttavia mancate provocazioni e "stoccate" rivolte anche al pontefice, oltre a bandiere della Palestina mescolatesi alle immancabili bandiere arcobaleno. E a detta della segreteria del Marche Pride, la cultura "Queer" andrebbe riconosciuta e studiata nei vari istituti scolastici.

Secondo quel che riporta la stampa marchigiana, l’iniziativa ormai andata in archivio è stata promossa dal Comitato Marche Pride che raccoglie le principali associazioni Lgbtqia+ e di lotta per i diritti civili della Regione: Agedo Marche - Arcigay Agorà Pesaro-Urbino - Arcigay Comunitas Ancona - Associazione Teekanne - GAP Urbino - Uaar Ancona. Legge 194 sull’interruzione di gravidanza, genitorialità, disabilità, legge sull’eutanasia, salute mentale, violenza di genere, grassofobia e corpi non conformi, antispecismo e linguaggio inclusivo sono state le principali istanze rimarcate più volte dai manifestanti durante il corteo che ha attraversato la città dorica.

Ma qualche manifestante non ha a quanto pare resistito alla tentazione di provocare le istituzioni, come si evince dalle "stories" pubblicate dalla pagina Facebook ufficiale dell'evento in questione. Nel mirino di qualche attivista è finito ad esempio anche papa Francesco, alla luce delle recenti dichiarazioni "rubate" sugli omosessuali risalenti a qualche settimana fa. “Hey papa Francesco, guarda quanto è bella questa frociaggine” si leggeva ad esempio su uno dei cartelli esibiti da uno dei partecipanti al Pride. Accanto ai vessilli arcobaleno e a quelli con il logo dell'Arcigay, alcuni manifestanti hanno sventolato poi bandiere della Palestina. Non sono mancati nemmeno attacchi alle istituzioni, al governo e al centrodestra in generale.

“Abbiamo bisogno di risposte, ma dalla Regione non ne abbiamo trovate - ha dichiarato al quotidiano Il Resto del Carlino il segretario di Arcigay Ancona Matteo Marchegiani, attaccando l'amministrazione regionale e l'amministrazione comunale a guida centrodestra -anche quest’anno ci ha negato il patrocinio non oneroso, così come il Comune di Ancona. Ma siamo qui e la nostra presenza non può essere ignorata”.

Le esternazioni del papa sono state poi riprese anche da Giacomo Galeotti, esponente di Arcigay Ancona-Pesaro e segretario del Marche Pride: dopo aver ironizzato e ricordato il riferimento alla “frociaggine”, ha avanzato la proposta di far studiare la cultura Queer. “Abbiamo diritto al rispetto – ha detto al Carlino – la cultura Queer va riconosciuta e andrebbe studiata tra i banchi di scuola”.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica