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Il giudice libera gli ambientalisti che hanno assaltato il Senato

I tre attivisti di Ultima generazione sono accusati di danneggiamento aggravato, il giudice ha rimandato l’udienza al prossimo 12 maggio. Il pubblico ministero aveva chiesto l'obbligo di dimora

Il giudice libera gli ambientalisti che hanno assaltato il Senato

Convalidati gli arresti dei tre ambientalisti di Ultima generazione che hanno compiuto martedì il blitz a Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica. Accusati di danneggiamento aggravato, Davide Nensi, Alessandro Sulis e Laura Paracini sono stati rimessi in libertà. Il giudice monocratico di Roma ha rimandato l’udienza al prossimo 12 maggio. Non è stata dunque accolta la richiesta del pubblico ministero, che aveva chiesto l’obbligo di dimora per tutti e tre i giovani coinvolti.

Gli ambientalisti tornano liberi

Nel corso dell’udienza di convalida di mercoledì mattina, i tre ambientalisti hanno ammesso i fatti rivendicandoli come un’azione dimostrativa.“Dopo aver visto il disastro della Marmolada ho paura per il nostro futuro”, la motivazione dell’eco-vandalo:“Ho aderito a Ultima Generazione perché propone un cambiamento, in particolare di fermare le emissioni di gas e puntare sulle energie rinnovabili”. Difesi dall’avvocato Ilaria Salamandra, i tre torneranno in aula tra quattro mesi e potranno valutare se ricorrere al rito ordinario o chiedere riti alternativi.

Adnkronos ricorda che i giovani coinvolti erano già stati denunciati: tutti e tre avevano partecipato ai blocchi stradali sul Grande Raccordo Anulare. Laura Paracini, inoltre, aveva preso anche parte al blitz contro il quadro di Vincent van Gogh esposto a Palazzo Bonaparte. Nonostante ciò, il giudice ha ritenuto opportuno rimettere in libertà, senza accogliere le richieste del pubblico ministero: niente misure cautelari personali e coercitive, neppure l’obbligo di dimora, previsto nei confronti degli imputati in attesa di giudizio quando c’è il rischio che possano scappare, inquinare le prove o commettere altri reati.

Una decisione clemente nei confronti degli attivisti per l’ambiente, guidata come sempre dai principi di adeguatezza, proporzionalità e gradualità. Evidentemente, per il giudice non c’è il rischio di reiterazione del reato – nonostante non sia il primo atto vandalico firmato dai tre arrestati, anzi, il curriculum è piuttosto notevole nonostante la giovane età – oppure il rischio di fuga. Ciò che è certo è che il dibattito è destinato a riaprirsi a stretto giro di posta, considerando che i movimento radicali hanno intenzione di continuare a operare attraverso gesti plateali.“Noi continueremo”, è la promessa di Ultima generazione, che può contare sul sostegno e sulla difesa anche di parte della politica, Pd e M5s in testa.

Il Senato si costituirà parte civile

Nel corso della riunione del Consiglio di Presidenza, il presidente Ignazio La Russa ha reso noto che il Senato si costituirà parte civile nel procedimento contro i tre ambientalisti. La conferma è arrivata direttamente da dall’azzurro Maurizio Gasparri, vicepresidente di Palazzo Madama: “Spiace che, pur condannando tutti quanto accaduto, una forza politica non si è detta d'accordo con la proposta del presidente. Forse sono più interessati agli alberghi di Cortina...

”, la stoccata nei confronti del leader grillino Giuseppe Conte.

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