Botulino, parla il titolare del food truck: "Tenevo i barattoli aperti al sole"

L'uomo ha spiegato al pm che per attirare i clienti lasciava i broccoli fuori dal frigo per tutto il giorno prima di rimetterli al fresco la sera. È indagato per omicidio colposo e lesioni personali colpose

Botulino, parla il titolare del food truck: "Tenevo i barattoli aperti al sole"
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I numerosi casi di botulino riscontrati nel Paese negli ultimi giorni hanno fatto alzare la soglia di attenzione ma senza allarmismi. Si sono registrate finora tre morti per intossicazione, due in Calabria e una in Sardegna e l'unico tratto in comune è che tutti avevano mangiato in un food truck prima di stare male. L'ultimo caso è quello di Tamara D'Acunto, 45 anni: anche lei come Luigi Di Sarno si era fermata per uno spuntino sul lungomare di Diamante, dove lavorava "Peppino", la cui specialità sono i panini con salsiccia e broccoli.

L'ambulante è indagato per omicidio colposo e lesioni personali colpose ma con l'ipotesi di reato di commercio di sostanze alimentari nocive sono indagati anche i fornitori degli ingredienti del panino. Anche il fornitore delle salsicce è stato attenzionato dalle indagini ma per pura necessità di inchiesta, perché è pressoché certo che si il batterio si sia sviluppato nei barattoli di vetro dei broccoli sott'olio. È stato forse proprio il titolare della friggitoria ambulante a dare la spiegazione del caso, allontanando l'ipotesi che possa essersi stata una contaminazione alla fonte con il rischio di un focolaio. "Tenevo i barattoli dei broccoli aperti, li volevo mostrare ai clienti per attirarli, poi la sera li riponevo in frigo", ha raccontato al procuratore capo, Domenico Fiordalisi, come riportato da Repubblica. Stando a questo racconto, quindi, i broccoli rimanevano nei contenitori aperti ed esposti per intere giornate, per poi essere conservati in frigo alla sera: una consuetudine che potrebbe aver contribuito alla formazione della tossina di botulino.

Il batterio che produce la tossina botulinica, il Clostridium botulinum, si sviluppa in condizione anaerobica e anche se i broccoli sono stati esposti all'aria per tutta la giornata, se le verdure sono ammassate, o se i contenitori non sono stati rimestati, potrebbero essersi create delle sacche dove l'ossigeno scarseggia. Questo crea le condizioni ottimali per lo sviluppo della tossina, soprattutto in condizioni di caldo, che favoriscono la crescita batterica. Mercoledì verranno resi noti i risultati dei test clinici per avere la certezza dello sviluppo dei batteri. Sono in corso anche le indagini a Cagliari, dove gli intossicati hanno mangiato guacamole in una festa di paese.

Oltre alla vittima, Roberta Pitzalis, c'è un bimbo di 11 anni che versa in condizioni gravissime. Nei giorni scorsi è stato trasferito per via aerea al Policlinico Gemelli di Roma dove si trova tutt'ora intubato. Le sue condizioni, al momento, non sono in miglioramento.

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