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"Pronti a un’allerta superiore": il piano del governo per i Campi Flegrei

Le parole del ministro della Protezione civile e del Mare in Commissione Ambiente alla Camera sulla situazione nei Campi Flegrei

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La situazione nei Campi Flegrei è monitorata 24 ore su 24. Anche se nelle ultime settimane si registrano meno scosse di terremoto non si può, però, più escludere che ci possa essere in futuro un innalzamento del livello di allerta. Si passerebbe così da una "allerta gialla" ad una "arancione".

"Al termine della riunione del 27-28 ottobre scorso, la Commissione Grandi Rischi ha dato avvio all'audizione esperti italiani e stranieri, anche con specifica competenza sui Campi flegrei. In base a quando emerso, è rafforzata l'evidenza di un coinvolgimento di magma nell'attuale processo di sollevamento del suolo. Che non significa una sua presenza in superficie, ma un ruolo del magma nella dinamica del bradisismo che va continuamente monitorato, come si sta facendo", ha spiegato il ministro della Protezione civile e del Mare, Nello Musumeci, in audizione davanti all'VIII commissione Ambiente della Camera nell'ambito dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto legge 140 su misure urgenti per il rischio sismico legato al fenomeno del bradisismo dei Campi Flegrei.

Musumeci ha evidenziato che la commissione ha ritenuto che il quadro complessivo "faccia emergere che i processi in atto possano evolvere ulteriormente e ha ritenuto opportuno che le attività di monitoraggio e di prevenzione si intensifichino ulteriormente e si preparino a eventuale necessità di passare rapidamente verso il livello ulteriore rispetto a quello giallo".

Vi è un punto importante ribadito dal ministro. Quest’ultimo ha spiegato che l'affermazione "non è in contrasto con quanto riportato dall'ultimo bollettino dell'Osservatorio vesuviano dell'Ingv che dice che 'non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine’". "La commissione- ha specificato il ministro- delinea possibili scenari in prospettiva che servono a meglio indirizzare l'azione di prevenzione del governo e della Protezione civile. Mentre l'Osservatorio ragiona su dati a breve termine".

Musumeci ha sottolineato di non avere elementi per dire se si passerà e quando dal livello giallo a quello arancione in quanto questo tema "non è mia competenza. Abbiamo istituito la Commissione grandi rischi proprio perché l'organo di governo deve ascoltare il mondo scientifico". "Non è mio compito né del Parlamento decidere sul passaggio da giallo all'arancione - ha proseguito - io dico solo: prepariamoci a convivere con questo rischio".

Il ministro ha anche spiegato che la zona rossa del rischio bradisismo nei Campi flegrei è già stata identificata. Anche su questo tema Musumeci si confronterà con le istituzioni del territorio."Una commissione scientifica- ha affermato il ministro- ha già definito il perimetro della zona rossa del rischio bradisismo. Una volta stabilito quale sia, il governo passerà alla fase esecutiva del decreto, quella cioè di accertare la vulnerabiltà dell'edificato". "La zona rossa del rischio vulcanico nei Campi Flegrei - ha precisato il ministro - c'è già, ed è stata aggiornata".

Il "calo dei turisti" nella zona dei Campi Flegrei "non ha motivo di esserci", ha infine ammesso Musumeci che ha anche sottolineato che allo stato non si deve fare allarmismo. Proprio per essere più chiari, il ministro ha fatto un paragone con l'Etna.

"È come se i turisti cessassero di andare sull'Etna solo perché si tratta di un vulcano attivo".

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