La denuncia: "Regalano il Corano per posta". Il caso finisce in Parlamento

Dietro un'offerta libera, chiunque può ricevere gratuitamente una copia del Corano nell'Italia che si islamizza a grandi passi

La denuncia: "Regalano il Corano per posta". Il caso finisce in Parlamento
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Nel silenzio di molti, la diffusione dell'Islam in Italia procede a passo spedito. Nel 2025 i musulmani hanno oltrepassato la soglia del 30% della popolazione straniera residente, pari a circa 1,7 milioni di persone, superando in questo modo per la prima volta il collettivo dei cristiani ortodossi, che oggi conta poco più di 1,5 milioni di fedeli. Nel triennio 2018-2021 la popolazione musulmana è aumentata di 129mila persone, con una media di crescita di circa 43,000 unità l’anno e se la tendenza dovesse continuare, si stima che nel 2030 i musulmani in Italia potrebbero raggiungere i 3 milioni di residenti, rappresentando oltre il 5% della popolazione italiana.

La propaganda islamica prospera nel nostro Paese come dimostra l'ultimo caso denunciato con una nota di Fratelli d'Italia firmata dai senatori Lucio Malan, Ester Mieli, Carmela Bucalo, Marco Scurria, Raffaele Speranzon e Giulio Terzi, membri della Commissione straordinaria intolleranza, razzismo, antisemitismo, istigazione all’odio e alla violenza. "Migliaia di copie del Corano tradotte in italiano spedite ad altrettante migliaia di persone che ne fanno richiesta. Il caso riguarda Hamza Roberto Piccardo, uno dei fondatori dell’Ucoii, che ha rilanciato questa iniziativa dalla pagina social del Centro Culturale Islamico di Genova, quello che fa riferimento anche a Mohamed Hannoun, uomo ritenuto vicino ad Hamas", scrivono gli esponenti di Fratelli d'Italia. "Le copie verrebbero inviate gratuitamente, in cambio di una donazione. Sappiamo quanto sia costoso produrre libri e spedirli: come fa, quindi, un libro che ha numeri da best seller a reggersi solo su piccoli contributi volontari? Chiediamo alla Guardia di Finanza di fare degli accertamenti in attesa di depositare un’interrogazione parlamentare a settembre", concludono da FdI.

I centri di cultura islamica prosperano nelle piccole e grandi città. A Napoli un cittadino pakistano ha regolarmene acquistato un palazzo in cui sorgeva una chiesa in disuso e pare voglia trasformarlo in un luogo di culto e di studio del Corano. Fa il paio con le lettere di "conversione" imbucate casa per casa alcune settimane fa in cui si prospettava la pena divina per i cristiani che non fossero passati alla religione di Maometto. A tal proposito sono in aumento anche gli italiani che si convertono, di cui il 60% circa sono donne a fonte di un aumento dei matrimoni "misti", in cui è pressoché d'obbligo che la donna acquisisca la religione del marito per essere accolta nella famiglia.

L’Italia si posiziona come terzo paese dell’Ue per presenza musulmana, dopo Francia e Germania, il che dovrebbe far fare qualche riflessione sulla direzione che sta assumento il Paese, storicamente culla del cattolicesimo, al cui interno sorge lo Stato Vaticano.

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