La dannazione Balocco: addio ad Alessandra tre anni dopo la morte del padre e del fratello

Aveva preso il comando dell'azienda dolciaria nel 2022 e aveva dovuto affrontare il "Pandorogate" con la Ferragni

La dannazione Balocco: addio ad Alessandra tre anni dopo la morte del padre e del fratello
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Un lutto e una maledizione. È morta all'età di 61 anni Alessandra Balocco, presidente e amministratore delegato del gruppo alimentare di Fossano, nel Cuneese, celebre soprattutto per la produzione di dolci: panettoni, colombe, biscotti e wafer. E, di recente, anche per lo scandalo dei pandori fintamente benèfici di Chiara Ferragni.

Il lutto è quello di una donna ancora giovane morta al termine di una breve malattia. La maledizione è quella che grava su una famiglia che è negli ultimi anni ha conosciuto più dolore che dolcezza. Alessandra si era trovata a gestire l'azienda di Fossano improvvisamente, nell'ottobre del 2022, dopo la morte nel giro di meno di due mesi dapprima del papà Aldo Balocco, presidente onorario e figlio del fondatore dell'azienda Francesco Antonio scomparso all'età di 91 anni il 2 luglio; e poi, il 26 agosto, del fratello minore Alberto, amministratore delegato dell'azienda, colpito all'età di 56 anni, da un fulmine mentre era impegnato con un amico in una gita in mountain bike a pochi chilometri dal colle del Sestriere.

Un doppio colpo al cuore che costrinse la donna a prendere in mano l'azienda senza sapere che si sarebbe trovata a gestire una delle vicende più imbarazzanti nella quasi secolare storia dell'azienda, il Pandorogate scoppiato poche settimane dopo il suo insediamento al vertice dell'azienda. La storia è nota: l'azienda decise di commercializzare per l'imminente Natale un pandoro a edizione limitata, il «Pink Christmas» con la griffe dell'influencer, allora sulla cresta dell'onda. Il dolce fu venduto a un prezzo molto superiore alle altre versioni Balocco e una campagna social orchestrata dalla Ferragni suggeriva che parte del ricavato fosse destinata all'ospedale Regina Margherita di Torino per sostenere le cure dei bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing, cosa che convinse oltre 360mila consumatori ad acquistarlo. Peccato che un'indagine della giornalista Selvaggia Lucarelli si incaricò di raccontare la verità: la Balocco aveva già fatto una donazione forfettaria di 50mila euro all'istituto e quindi l'incremento delle vendite garantite dalla Ferragni era del tutto superfluo ai fini della campagna solidale. Insomma, un caso di «ininfluencer». Quella vicenda portò a delle faticose scuse da parte della Ferragni, a una maximulta a carico dell'influencer e della Balocco e a rinvio a giudizio delle due donne e di altre due persone. Una pagina davvero poco fausta per un'azienda resa popolare dalla bontà dei suoi prodotti e da alcune pubblicità di successo, come quella annosa del «signor Balocco» interpretato dall'attore Cosimo Cinieri.

Alessandra Balocco era entrata in azienda nel 1990.

Il sindaco di Fossano Dario Tallone ne ha voluto celebrare «l'opera intelligente e lungimirante che ha condotto negli anni, contribuendo in modo significativo alla crescita economica e sociale della Città di Fossano e del nostro territorio». La Balocco, nata nel 1927 come pasticceria per iniziativa di Francesco Antonio Balocco, conta circa 500 dipendenti e nel 2022 ha registrato un fatturato di 204 milioni di euro.

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