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Dai fuoco all'auto e scappa: il folle "gioco" dei giovanissimi

Il nuovo folle "gioco" dei giovanissimi sembra consistere nell'appiccare il fuoco alle auto in sosta o ai cassonetti dell'immondizia, per noia o per dare prova di coraggio: casi del genere sono stati registrati di recente in Toscana, Veneto e Lombardia

Un'automobile danneggiata dal fuoco (foto di repertorio)
Un'automobile danneggiata dal fuoco (foto di repertorio)

Appiccare il fuoco ad un'automobile o ad un cassonetto. Non necessariamente per vendicarsi di qualcuno, anzi: talvolta azioni del genere verrebbero a quanto pare compiute anzi "per noia" o per dar prova di trasgressione e vandalismo fine a se stesso, magari mentre un complice riprende la scena con lo smartphone. Sembra essere questo l'ultimo folle "gioco" dei giovanissimi, che rischia di prendere piede in tutta Italia. L'ultimo caso in ordine cronologico è avvenuto nelle scorse ore in Toscana, ma casi piuttosto simili sono stati recentemente segnalati dalla cronache anche in Veneto ed in Lombardia. Protagonisti dell'ultima vicenda sono due ragazzi di 18 e 22 anni, denunciati dai carabinieri per l'incendio doloso di una Renault Clio e di alcuni cassonetti dell'immondizia.

L'episodio in questione sarebbe avvenuto a Chiesina Uzzanese, un paese della provincia di Pistoia: secondo quanto riportato dalla stampa locale, i due sarebbero arrivati a Chiesina a bordo di uno scooter (poi risultato rubato in precedenza nel capoluogo). E dopo aver scelto una strada isolata avrebbero appiccato il fuoco alla Clio e ai bidoni, prima di occultare la targa del ciclomotore con una busta nera e darsi alla fuga. Ad allertare i militari dell'Arma sono stati i residenti della zona, spaventati dall'improvvisa deflagrazione del veicolo. Le fiamme e il forte calore avevano anche parzialmente fuso una “campana” per la raccolta differenziata del vetro adiacente alla vettura, ma non si sono fortunatamente propagate ad altre automobili. Grazie all'identikit fornito da alcuni testimoni, gli operatori sono riusciti a risalire rapidamente ai due principali indiziati, i quali sono quindi stati condotti in caserma e denunciati anche per ricettazione al termine degli accertamenti di rito.

Non sono ancora stati chiariti i motivi alla base della loro azione e dovrà quindi essere il prosieguo delle indagini a dare una risposta che ad oggi appare tutt'altro che univoca. Non si tratterebbe tuttavia di un unicum, visto che qualcosa di abbastanza simile sembra essere accaduto nei giorni scorsi a Padova: in quell'occasione, due studenti di un istituto scolastico superiore avrebbero preso di mira l'automobile di una professoressa che già bullizzavano, rea a loro avviso di aver messo una nota disciplinare ad uno studente. Uno "scherzo" (secondo loro) di pessimo gusto finito malissimo: i giovani non sono riusciti a tenere a bada il fuoco acceso con fazzoletti e gel igienizzante e solo l'intervento celere dei pompieri ha evitato il peggio.

Senza dimenticare i dodicenni che lo scorso anno avrebbero dato alle fiamme alcuni cassonetti (e un'auto, indirettamente) nell'hinterland di Brescia, senza fornire alcuna spiegazione valida circa il loro gesto. Una brutta "moda passeggera" o un fenomeno di vandalismo che rischia di espandersi ulteriormente?

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