È stato catturato il detenuto della Casa circondariale di Rimini evaso questa mattina dall’ospedale Infermi, dove si trovava per una visita urgente. L’uomo è stato individuato e fermato dalla Polizia penitenziaria insieme alla Polizia di Stato nella colonia abbandonata sul lungomare, lo stesso luogo in cui era stato arrestato la notte precedente. Il fuggitivo è stato riportato in custodia senza incidenti.
La fuga dall’ospedale
Questa mattina. 12 dicembre, il 38enne era riuscito a eludere la sorveglianza degli agenti durante la permanenza all’ospedale per alcuni accertamenti. La UILPA Polizia penitenziaria aveva dato l’allarme, spiegando che le modalità dell’evasione erano ancora da chiarire.
Chi è l’evaso
Secondo le prime ricostruzioni, il detenuto è un cittadino marocchino di 38 anni, senza fissa dimora, arrestato solo poche ore prima dalla squadra Volanti della Questura durante un controllo in edifici dismessi sul lungomare. L’uomo era ricercato per scontare una pena residua di tre anni e mezzo per rapine improprie.
Dopo il fermo, era stato trasferito in Questura e poi al carcere dei "Casetti". Questa mattina, durante la visita in ospedale, era riuscito a fuggire facendo perdere temporaneamente le proprie tracce.
Le ricerche
Subito dopo l’evasione, Polizia penitenziaria e forze dell’ordine della provincia di Rimini avevano predisposto una capillare operazione di ricerca sul territorio, concentrandosi soprattutto nei luoghi già frequentati dall’uomo. La fuga è durata poche ore.
Sovraffollamento e carenza di organico alla base delle criticità
Il segretario generale della UILPA Polizia penitenziaria, Gennarino De Fazio, aveva evidenziato ancora una volta le condizioni difficili con cui gli agenti devono fare i conti. Nel carcere di Rimini, aveva spiegato, si trovano 166 detenuti a fronte di 118 posti, un sovraffollamento del 41%.
Anche sul fronte del personale il quadro appare complesso: gli agenti in servizio sono 124, mentre ne servirebbero almeno 198.A livello nazionale, ricorda il sindacato, i reclusi sono oltre 63mila a fronte di poco più di 46mila posti effettivi. La Polizia penitenziaria soffre inoltre una significativa carenza di organico.