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Il pugno di ferro di Macron: 12 migranti respinti al confine con la Francia

La Francia ha messo 500 uomini sul confine con l'Italia e ha stretto le maglie: il pugno di ferro di Macron come ritorsione all'Italia

Immagini di repertorio
Immagini di repertorio

La Francia l'aveva promesso e l'ha fatto: ha rafforzato il confine con l'Italia e stretto ulteriormente le maglie contro il passaggio dei migranti. Non che fino a ieri fosse facile passare il confine tra la Liguria e il Paese transalpino, anzi. Le difficoltà ci sono sempre state ma ora ci sono 600 agenti in più delle gendarmeria che presidiano i valichi. E i risultati già si vedono.

Solo quest'oggi, infatti, dodici migranti "a cui è stata notificata la mancata ammissione in Francia, hanno riattraversato il confine a piedi, diretti in Italia". Così riferisce una nota della Direzione generale della polizia nazionale transalpina. E non è tutto, perché è stato riferito che gli uomini delle forze dell'ordine hanno fatto scendere un 14enne della Guinea da un treno nella stazione di Mentone Garavan, la prima in Francia dopo Ventimiglia, ed è stato rimandato indietro. La Francia ha alzato i muri e l'Italia può solo guardare e subire la decisione di un Paese che ha innescato una crisi diplomatica per essersi fatta carico di una nave su quattro delle Ong.

La police questa mattina per un'ora ha fatto un serrato filtro alla frontiera di Ponte san Ludovico, poi più nulla, proiettandosi alla stazione di Menton Garavan, dove i controlli sono costanti, 7 giorni su 7 e h24. Ma i controlli da oggi saranno capillari. Le divise transalpine si sono posizionate anche ai valichi al confine con la Valle d'Aosta e al traforo del monte Bianco. I francesi hanno annunciato che i controlli alla frontiera saranno invalicabili e hanno mandato 500 uomini, tra police nationale e géndarmérie, a sorvegliare tutti i passi, collinari e montani. Ma c'è di più, perché sono stati intensificati i controlli nelle stazioni di sosta sull'A8 e sulla ferrovia.

Il rischio è che a Ventimiglia aumenti la tensione. La cittadina di confine vive da sempre situazioni borderline, che ora potrebbero aggravarsi per l'impossibilità totale dei migranti di passare in Francia. E ne arriveranno altri, nelle prossime ore, che si vedranno respinti alla frontiera e continueranno a restare nella cittadina, con tutto ciò che ne consegue. "Non è che non ci riproviamo. E anche se hanno arrestato qualche passeur nei giorni scorsi, loro ci saranno sempre per noi. Ci prendono i soldi.

Vedrai che stasera qualcuno si farà vedere", dice un giovane siriano all'Ansa, in attesa di trovare qualcuno che porti lui e i suoi connazionali oltre confine.

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