Ci sarebbe un video che incastra Giovanni Zippo, il presunto assassino di Jacopo Peretti, 33 anni, morto a causa della detonazione e dell'incendio della palazzina in cui viveva al Lingotto di Torino. Le telecamere di sorveglianza inqurano Zippo che entra nel palazzo, probabilmente con un mazzo di chiavi, per poi uscire circa 20 minuti dopo, quando la struttura era avvolta dalle fiamme. Al momento del suo ingresso aveva uno sacchetto con sé, all'interno della quale c'erano probabilmente i liquidi infiammabili e le sostanze di innesco. Nonostante le ustioni, è stato visto scappare quella stessa notte con il volto gravemente sfigurato, sanguinante, ma senza cercare soccorso immediato sul posto, tentando di far perdere le sue tracce. Gli agenti della polizia lo hanno intercettato grazie alle immagini delle telecamere e lo hanno arrestato con l'accusa di omicidio volontario e disastro colposo.
Sarebbe salito fino al quinto piano con l'intento di dare fuoco alla mansarda in cui viveva l'ex fidanzata Madalina Ionela Hagiu, che in quel momento non era in casa. Lui era consapevole di questo, per tale motivo gli inquirenti escludono che il suo scopo fosse quello di causare morti. Tuttavia, la sua azione ha generato un'esplosione che non ha dato scampo a Jacopo, che dormiva nella mansarda a lato e che è stato trovato solo dopo 8 ore, quando finalmente si è riusciti a spegnere le fiamme, completamente carbonizzato. Dovranno essere le perizie tecniche a stabilire che cosa abbia innescato l'esplosione. I vigili del fuoco hanno individuato le tracce di innesco ma serviranno indagini più approfondite per capire con certezza che cosa è successo in quel palazzo. Oltre alla vittima ci sono anche 5 persone ferite, tra le quali un bambino di 12 anni e una bambina di 6 anni.
Ora Zippo si trova ricoverato all'ospedale Cto, nel reparto grandi ustionati. Ha subito un intervento per le conseguenze dell'esplosione ed è piantonato dagli agenti della polizia.
La sua identificazione è stata resa possibile grazie anche alla collaborazione di alcuni testimoni, tra cui alcune persone vicine allo stesso Zippo. Sono in corso approfondimenti per ricostruire la dinamica dei fatti e il movente, che, allo stato, appare essere di natura personale. Pare che l'autore non accettasse di essere stato lasciato.