È ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale di Belluno il famoso imprenditore vicentino Stefano Dolcetta. L’uomo, 76 anni, la scorsa domenica è stato vittima di un incidente mentre si trovava all’interno del Golf Club di Cortina D’Ampezzo. Secondo quanto ricostruito, Dolcetta è caduto a terra sbattendo la testa lungo una scala di collegamento tra i campi. L’anziano è stato subito soccorso ma le sue condizioni sono apparse fin dai primi momenti molto serie.
Dolcetta è stato nominato Cavaliere del lavoro nel 2015. Il suo nome, come ricorda il Corriere del Veneto, è legato alla Fiamm di Montecchio Maggiore, l’azienda delle batterie e degli avvisatori acustici celebre in tutto il mondo. Una attività, questa, sviluppata dal nonno Giulio nell’ormai lontano 1942. Dopo essersi laureato in Economia e aver conseguito il master al Cuoa di Altavilla Vicentina, Stefano entrò nell’impresa di famiglia costruendosi in poco tempo una brillante carriera da manager internazionale.
Dolcetta era uscito dall’azienda nel ‘97, fondando una propria impresa, la Dicra spa. Ma il suo addio non è stato definitivo. Perché vi rientrò dieci anni dopo, diventando amministratore delegato. Ha lavorato duramente affinché lo storico stabilimento di Montecchio Maggiore si rilanciasse. Nel 2008, infatti, il complesso era stato abbandonato dalla multinazionale Enersys che aveva rilevato alcuni rami d’azienda della Fiamm.
Ma la volontà di ridare vita alla propria creatura ha portato Stefano a combattere senza sosta. Con il sostegno di un pool di banche venete, Stefano rientrò in possesso dell’azienda con i suoi familiari. Questo fu il primo passo per il rilancio dell’attività. Serviva, però, un processo di ristrutturazione: cosa effettivamente avvenuta. L’operazione consentì la riapertura dei reparti produttivi nella vecchia sede dopo quattro anni di chiusura, nel 2012. Il percorso non si è concluso qui.
La famiglia è uscita completamente dalla Fiamm Energy Technology nel 2020 ma è rimasta nelle attività degli avvisatori acustici e delle innovative batterie al sale, riunite nella capogruppo Horien. Stefano ancora oggi ne è il vicepresidente, insieme al cugino Alessandro.
Dolcetta ha fatto parte anche di
Confindustria, all’interno della quale ha coperto diversi incarichi di prestigio: dall’associazione vicentina a Federmeccanica, senza dimenticare la vicepresidenza nazionale con delega alle relazioni industriali.