L'aumento dell'antisemitismo in Italia è sempre più tangibile. L'ultimo episodio si è verificato a Milano, in Stazione Centrale, dove due ragazzi americani di religione ebrea ortodossa sono stati aggrediti da un cittadino pakistano, che li ha notati mentre stavano controllando sui tabelloni gli orari dei treni. L'aggressore è già noto alle forze dell'ordine e li ha riconosciuti dall'abbigliamento tradizionale. Fortunatamente i due non sono stati feriti gravemente, uno dei due ha subito una lesione alla testa ed è stato portato all'ospedale in codice verde e il taglio è stato probabilmente causato da un anello che il pakistano indossava al momento dell'aggressione.
Prima di passare all'azione con la violenza fisica, il pakistano ha usato insulti verbali contro i due, scandendo slogano contro il "massacro di bambini" in Palestina. Subito dopo l'aggressore ha usato calci e pugni contro i due, in particolare contro il 25enne, coetaneo del pakistano. Il mediorientale era da poco arrivato in stazione in treno e probabilmente ha visto casualmente i due ebrei, decidendo di attaccarli. È stato immediatamente bloccato dalla Polfer e fermato con l'accusa di lesioni aggravate dalla discriminazione razziale, etnica e religiosa. I due aggrediti erano parte di un gruppo più ampio di una decina di persone che si stava dirigendo a Venezia. Il gruppo di americani è nel nostro Paese per un tour italiano che sta toccando diverse città.
È un episodio simbolo del clima che sta cambiando, che si ripercuote nel timore degli ebrei di uscire in città con segni riconoscibili della propria religione.
Una limitazione della libertà di culto. Le manifestazioni che si tengono ogni sabato da due anni hanno amplificato questo clima e dalle scritte sui muri si è passati alle minacce verbali e poi alle aggressioni.Articolo in aggiornate