Le ipotesi su quello sputo a Di Pietro

La disavventura dell'ex pm

Le ipotesi su quello sputo a Di Pietro
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Alle tragedie di Ucraina, Gaza e Sanremo se ne aggiunge una dal Molise di Antonio Di Pietro (nella foto): «Ero su un autobus a Roma», ha raccontato», «e mi si è avvicinato un ragazzo che avrà avuto 15 o 16 anni, mi ha chiesto se fossi Di Pietro, gli ho risposto di sì, e lui mi ha sputato addosso. Poi se n’è andato... Avrei voluto rincorrerlo per dirgli: ma tu non eri ancora nato, al tempo di Mani Pulite, che cosa ti hanno raccontato?».
Il racconto è privo di valenza politica: se l’ex magistrato non transitava in trattore nel centro di Roma, bensì in autobus, non era per una presa di distanza dai colleghi trattoristi (lo sputo risale a mesi fa) mentre non transitava in auto, tantomeno, perché il suo ex indagato Giancarlo Gorrini è morto anni fa, e il parco macchine prestato a Di Pietro (Mercedes e Lancia Dedra) oggi sarebbe classificato Euro -5 dalla normativa europea.
Rimane lo stupore per l’espettorazione di un ragazzo che potrebbe conoscere dei fatti storici addirittura precedenti alla sua nascita: questo ai danni di un ex magistrato che nei primi anni Novanta ebbe un consenso plebiscitario che sfiorò il 95 per cento e che giustamente, oggi, si chiede che cosa possano aver raccontato a quel ragazzo, escludendo per forma mentis, Di Pietro, che il giovane possa aver letto dei libri.
Il Giornale intende contribuire al dibattito (che non ci sarà) formulando poche ipotesi sulla narrazione propinata allo scaracchiante adolescente.
1) Gli hanno raccontato che Mani pulite indagò 88 parlamentari dei quali i prosciolti o assolti furono 61, che il clima dell’epoca fece triplicare i suicidi in carcere, che la Procura di Milano chiese il giudizio di 3200 persone delle quali solo 1300 sono risultate colpevoli (il numero comprende più di 600 riti alternativi che servivano essenzialmente a uscire di galera) con 1302 posizioni spedite ad altre procure e dall’incerto destino.
2) Gli hanno raccontato che ci furono più di 900 carcerazioni preventive ma che poi, di vere condanne al carcere, non ce ne sono quasi state: si menzionano sempre le eccezioni di Sergio Cusani e Walter Armanini.
3) Non gli hanno raccontato niente: è il figlio di un innocente con cui Di Pietro adottò comunque i suoi metodi.
4) Non gli hanno raccontato niente: è il figlio di un colpevole con cui Di Pietro adottò comunque i suoi metodi.


5) Non gli hanno raccontato niente: è il figlio di un tizio che è andato in banca e ha provato a farsi prestare 100 milioni consegnati in una scatola da scarpe o avvolti in carta da giornale.
6) Gli hanno raccontato che nell’Italia di allora si stava meglio, e, chissà perché, lui ci ha creduto.
7) Non gli hanno raccontato niente: era cieco e sputava a caso.

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