Larve di insetti nei cioccolatini: quali sono i prodotti ritirati

Alcuni lotti di cioccolattini Pernigotti risultano essere contaminati: ecco il richiamo del ministero della Salute, di cosa si tratta e cosa devono fare i consumatori

Larve di insetti nei cioccolatini: quali sono i prodotti ritirati

Il ministero della Salute ha emesso due avvisi per richiamo alimentare che riguardano alcune confezioni denominate "Gianduiotto - Praline di cioccolato alle nocciole gianduia" e "Cremino - Praline al cioccolato al latte e alla nocciole gianduia con farcitura alla nocciola" prodotti dalla Pernigotti perché potrebbero essere cioccolatini contaminati e dannosi per la salute.

"Richiamo per rischio fisico"

Sul motivo della segnalazione, il ministero scrive che c'è un richiamo per rischio fisico perché, consultando il documento allegato si legge che si tratta di un "Richiamo a scopo precauzionale per possibile presenza di corpi estranei (contaminazione da plodia allo stadio larvale)". Ciò significa che quei prodotti possono contenere alcuni vermciattoli (larve) o piccoli insetti. I lotti dei gianduiotti interessati sono L4D con scadenza 10-04-24, il 13-04-24 e il 19-04-24 mentre quelli del cremino sono sempre L4D ma con scadenze il 13-04-24, il 14-04-24 e il 17-04-24.

Avverenze per i clienti

Entrambe le confezioni di questi cioccolatini pesano 150 grammi e il marchio di identificazione dello stabilimento del prodotture, Pernigotti 1861, e Viale della Rimembranza, 100 - 15067 Novi Ligure (Al). Sulle avvertenze, il ministero della Salute specifica ai clienti che li avessero acquistati "di non consumare il prodotto e di riportare la confezione in suo possesso al punto vendita". Entrando nel dettaglio, la contaminazione di questi prodotti è dovuta alle cosiddette "farfalline della farina", minuscoli insetti del tutto innocui per l'uomo. Non è, comunque, un periodo molto fortunato per i generi alimentari viste le numerose segnalazioni ormai quasi all'ordine del giorno.

L'allarme Listeria

Oltre ai cioccolatini della storica industria, infatti, ci siamo occupati di recente di una problematica ben più grave che riguarda il batterio della Listeria in numerosi prodotti che si trovano sugli scaffali dei supermercati. L'ultima segnalazione in ordine cronologico riguarda alcuni lotti di mortadella prontamente segnalati dal ministero della Salute. Nel caso odierno, però, i rischi per la salute sono minimi perché quel tipo di insetti non causa le problematiche legate al batterio in grado di provocare febbre alta, problemi gastrointestinali e, nei casi più gravi, anche encefaliti e meningiti.

Cosa deve fare l'Osa

Gli operatori del settore alimentare (Osa) "hanno l’obbligo di informare i propri clienti sulla non conformità riscontrata negli alimenti da essi posti in commercio e a ritirare il prodotto dal mercato", spiega il ministero.

Come già successo, se i prodotti risultassero già venduti, l'Osa è tenura al richiamo, cioé "informare i consumatori sui prodotti a rischio, anche mediante cartellonistica da apporre nei punti vendita, e a pubblicare il richiamo nella specifica area del portale del Ministero della Salute", come in effetti avviene da prassi. Infine, la pubblicazione del richiamo sul sito internet del ministero "è a cura della Regione competente per territorio, che lo riceve direttamente dall’Osa, previa valutazione dell'Asl".

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