Nazionale

“È meglio se non vieni”. L'arroganza choc dei giovani immigrati contro Salvini sul 2 giugno

Si prospetta un nuovo raduno di ragazzini di origine straniera a Peschiera del Garda: attivato il sistema di sicurezza. Già cinque le perquisizioni

Negli ultimi giorni su TikTok è ricomparsa la minaccia di un nuovo raduno di giovani a Peschiera del Garda (Verona) in occasione del 2 giugno
Negli ultimi giorni su TikTok è ricomparsa la minaccia di un nuovo raduno di giovani a Peschiera del Garda (Verona) in occasione del 2 giugno

Ascolta ora: "“È meglio se non vieni”. L'arroganza choc dei giovani immigrati contro Salvini sul 2 giugno"

“È meglio se non vieni”. L'arroganza choc dei giovani immigrati contro Salvini sul 2 giugno

00:00 / 00:00
100 %

Il 2 giugno è alle porte ma non sarà solo l'occasione per celebrare la Repubblica perché, sulla scia di quanto accaduto l'anno scorso, rischia di essere una giornata di scontri e di violenza sul lago di Garda. Il tam tam mediatico per un nuovo "raduno" sulle rive del lago da parte di ragazzini stranieri e di seconda generazione, pronti a generare nuovi disordini che rischiano di mettere a rischio l'incolumità di turisti e non, che vorrebbero concedersi una giornata in una delle più belle zone del nostro Paese. Il ministro Matteo Salvini alcuni giorni fa ha replicato agli annunci social dei "maranza", assicurando che lo Stato farà di tutto per impedirlo. Di contro, i ragazzini hanno a loro volta risposto, sfidando il ministro e il governo.

L'anno scorso sono stati 2mila i ragazzini che hanno messo a ferro e fuoco Peschiera del Garda e i treni che partivano e arrivavano nella sua stazione. Il raduno, infatti, richiama "maranza" da tutta Italia e sono soprattutto le baby-gang a presentarsi, cogliendo l'occasione per sfidarsi per i predomini territoriali. Dinamiche ancestrali che preoccupano per la tenuta sociale del nostro Paese e che il governo sta cercando di contrastare. "Matteo ti aspettiamo... Anzi è meglio se non vieni", dicono ora gli adolescenti stranieri all'indirizzo del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture.

L'elemento di maggiore gravità di questa situazione è rappresentato dalla solita strafottenza e arroganza dimostrata nei confronti delle istituzioni italiane da parte di questi ragazzini. Infatti, facendosi beffe del sistema di sicurezza che si sta predisponendo per arginare le eventuali derive, i "maranza" fanno sapere di avere già in mano un "piano B" capace di eludere la rete in costruzione. Proprio per prevenire atti di teppismo, ieri si è tenuto un vertice online tra le sei prefetture maggiormente interessate, per coordinare le azioni di contenimento da attuare in caso l'evento si ripetesse.

Mentre il monitoraggio del web è costante su tutte le piattaforme social da parte delle forze dell'ordine, a scopo preventivo sono già stati segnalati alla Digos cinque giovani intenzionati a partecipare con modalità violente all'appuntamento. Oggi sono state eseguite le perquisizioni a carico dei cinque, che hanno visti impegnati gli uomini delle strutture Digos di Milano, Vicenza e Rovigo. Tre sono già noti alle forze di Polizia per essersi resi responsabili di vari reati e per gravitare all'interno delle baby gang.

Sono stati convocati i loro genitori come responsabili delle loro azioni.

Commenti