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Oltre 500 migranti sbarcati in poche ore: Lampedusa a un passo dal collasso

Sbarchi senza soluzione di continuità a Lampedusa dove, oltre ai barchini, è arrivato anche un peschereccio con 115 persone partito dalla Libia

Oltre 500 migranti sbarcati in poche ore: Lampedusa a un passo dal collasso

Costanti e senza sosta: gli sbarchi a Lampedusa da alcuni giorni non danno tregua a militari e operatori del soccorso impegnati per l'organizzazione e la gestione dei migranti. Solo oggi, mercoledì 26 aprile, dalla mezzanotte sono state oltre 500 le persone che hanno toccato terra nella piccola isola siciliana, la maggior parte subsahariani, tutti partiti dalla Tunisia nelle ore precedenti. In totale, per il momento, sono 8 i barchini che sono stati intercettati dai mezzi italiani ma non è escluso che ne arrivino altri, già in mare, nelle prossime ore. Intanto dalla Tunisia non si fermano le partenze, il che significa che il flusso di migranti rimarrà alto ancora per giorni, finché non cambieranno le condizioni meteomarine.

I 400 che sono stati sbarcati oggi dai barchini si aggiungono ai 740 di ieri, quando erano state 40 le imbarcazioni che avevano raggiunto terra. Durante la notte, i barchini avevano composizioni che andavano da 20 a oltre 60 persone e in alcuni casi si trattava di carrette del mare in metallo non adatte alla navigazione. Alcuni migranti arrivati nei giorni scorsi hanno raccontato che anche dalla Tunisia, così come già registrato per le partenze dalla Libia, queste imbarcazioni pericolanti vengono trainate fino alle acque Sar italiane, o direttamente le acque nazionali da barche più grosse, solitamente pescherecci, chiamate "navi madre". I barchini vengono poi lasciati alla deriva o con motori a bassa potenza, in modo tale che possano essere recuperati dagli assetti militari. Ma questa mattina a Lampedusa è arrivato anche un grande peschereccio che trasportava 115 migranti partite, così come hanno dichiarato ai militari, dalla Libia. A bordo migranti originari di Bangladesh, Burkina Faso, Costa d'Avorio, Eritrea, Etiopia, Gambia, Mali, Nigeria, Senegal, Siria, Sudan, Somalia ed Egitto.

È evidente che nell'hotspot ci sia una situazione di emergenza, tanto che lo stesso ministro Piantedosi nella giornata di ieri è arrivato sull'isola per verificare di persona le condizioni della struttura insieme commissario per l'emergenza migranti, Valerio Valenti. Ci sono al momento 2.900 persone al suo interno, contro le 350 massimo che potrebbe ospitarne. Sull'isola sono stati sbarcati anche alcuni cadaveri, due donne, recuperati in acque Sar italiane. Pare siano riconducibili a un naufragio avvenuto lo scorso 24 aprile.

L'isola è già al collasso e non si prevedono miglioramenti nelle previsioni di sbarco nelle prossime ore.

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