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Sindaci in rivolta contro l'accoglienza: il dietrofront che imbarazza il Pd

Prima il sindaco di Milano Giuseppe Sala, adesso il primo cittadino di Modena Gian Carlo Muzzarelli: l'accoglienza dei migranti rappresenta ormai un problema anche per la sinistra

Migranti, sindaci in rivolta contro l'accoglienza: il dietrofront che imbarazza il Pd
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La prima "crepa" di rilievo si era già aperta lo scorso anno, quando il sindaco di Milano Giuseppe Sala e l'assessore al Welfare Lamberto Bertolè lanciarono a più riprese l'allarme circa l'alto numero dei minori stranieri non accompagnati in carico al Comune. E di recente all'elenco si è aggiunto Gian Carlo Muzzarelli, primo cittadino PD di Modena, che ha puntato il dito contro i recenti nuovi arrivi di migranti sul territorio che amministra.

I tempi in cui la sinistra predicava l'"accoglienza indiscriminata" sembrano ormai finiti: anche i "dem", pur non rinnegando (ancora) in toto le posizioni tradizionalmente assunte sull'argomento, sembrano essere arrivati a predicare prudenza e a individuare nei flussi di richiedenti asilo e (soprattutto) clandestini il potenziale insorgere di problematiche di ordine pubblico.

Nel Pd starebbe poi imponendosi una nuova strategia, che consiste in buona sostanza nell'attribuire colpe e responsabilità al governo Meloni. "Dimenticando" però le politiche pro-accoglienza adottate in anni e anni di governo proprio dal centrosinistra.

Prima Sala, poi Muzzarelli: or l'immigrazione spaventa i dem

Già lo scorso novembre l'amministrazione milanese chiese una "cabina di regia nazionale" e un "meccanismo di redistribuzione equo" per quanto concerne i migranti da accogliere, alla luce di numeri che rischiavano (e rischiano) a loro avviso di mettere in crisi il sistema d'accoglienza. E al coro si è aggiunto anche il sindaco modenese, in un post pubblicato sulla propria pagina Facebook.

"Siamo preoccupati che la situazione possa sfuggire di mano, come sembrano indicare le tensioni sul territorio - il suo pensiero - rinnovo quindi la richiesta di attivazione di un tavolo di emergenza con il coinvolgimento di tutti i livelli istituzionali interessati, per affrontare con la necessaria trasparenza una situazione che rischia di essere scaricata sugli enti locali. Sul territorio continuano ad arrivare migranti, in modo silenzioso e senza alcun coordinamento tra istituzioni nazionali e regionali". Parole che un esponente della sinistra difficilmente avrebbe pronunciato anche solo pochi anni fa, perché in qualche modo rinnegano anni e anni di politiche "dem" favorevoli ad accogliere.

La nuova strategia della sinistra

Una presa di coscienza da parte del Pd che (guarda caso) sembra essere arrivata proprio a seguito della vittoria elettorale del centrodestra dello scorso settembre. E che parrebbe tradursi in uno "scaricabarile" ai danni del governo Meloni, chiamato nella loro visione a dover mettere una pezza in pochi mesi anche agli effetti di anni di scelte in materia di immigrazione (rivelatesi non sempre felici, evidentemente) compiute proprio dal centrosinistra.

Per quanto concerne il "caso modenese" poi, se è vero che Muzzarelli aveva già avvisato una prima volta chi governa dei problemi riscontrati nel capoluogo di provincia (in una lettera inviata al Viminale lo scorso marzo) lo è altrettanto che sulla sua scelta di ribadire la necessità di attivare un tavolo di emergenza incida anche l'omicidio avvenuto pochi giorni fa al parco Novi Sad, con i principali indiziati (tre cittadini stranieri) ancora in fuga.

La "stoccata" di Fratelli d'Italia al sindaco dem

Alla luce di tutto ciò nemmeno la sezione locale di Fratelli d'Italia ha perciò risparmiato una "stoccata" al sindaco Pd, ricordando come l'episodio in questione sia stato propiziato da anni di mala gestione dello spazio da parte delle amministrazioni di sinistra. “Abbiamo sollecitato l’amministrazione in tutti i modi possibili e siamo perennemente stati ignorati, persino quando mostrammo le immagini dello stato in cui versava l’intera area del parco Novi Sad - il duro attacco di Fratelli d'Italia Modena, espresso in un comunicato - il sindaco che ultimamente utilizza come unica modalità di risposta lo scaricare le proprie responsabilità sull’attuale governo, prenda consapevolezza del fatto che questo episodio è figlio di anni di mancata gestione dei problemi.

Con approcci ideologici molto spesso similari al nascondere la testa sotto la sabbia".

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