
Il volo Condor operante tra Corfù e Dusseldorf è stato costretto a un atterraggio sicurezza all'aeroporto di Brindisi dopo che un motore ha preso fuoco subito dopo il decollo. A essere coinvolto è stato il motore destro, con fiamme e scoppi che hanno allarmato i passeggeri. Il volo era un Boeing 757-300 e il pilota ha seguito perfettamente il protocollo previsto per questi casi, dichiarando l'emergenza sqwak 7700 e dirottando l'aereo verso l'aeroporto sicuro più vicino, in questo caso in Puglia, Sono serviti circa 30 minuti all'aereo per atterrare ma non ci sono state conseguenze per l'equipaggio e per i passeggeri.
Secondo quanto riferito da una nota ufficiale Condor, a causare l'incendio sarebbe stato un processo di combustione esterno al motore. A bordo c'erano circa 270 passeggeri e molti di loro quando hanno visto le fiamme uscire dal motore e sentito gli scoppi hanno pensato che fosse giunta la fine e hanno inviato messaggi d'addio ad amici e parenti, che si sono preoccupati per quegli estremi saluti. Una volta atterrati a Brindisi, non essendoci altri voli disponibili, gran parte dei passeggeri hanno atteso il giorno successivo prima di ripartire. Un fine vacanza movimentato che per fortuna non ha causato gravi problemi. Alcuni testimoni oculari sono riusciti a riprendere da terra il momento in cui le fiamme hanno cominciato a propagarsi dal motore destro dell'aereo una volta raggiunti i 4mila metri di altitudine.
La scelta di Brindisi come aeroporto di emergenza è stata fatta dal pilota dopo la valutazione di altri aeroporti: quello pugliese è risultato quello più idoneo perché la pista è priva di ostacoli ed è più
lunga rispetto a quella di Corfù, che sarebbe stata l'alternativa naturale. Tuttavia, un rientro avrebbe causato ulteriori pericoli e rischi, che il pilota ha preferito non prendere scegliendo il più sicuro scalo di Brindisi.