0,7% della spesa pubblica per i profughi. Ma le Ong prendono già contributi milionari

"Lo stato deve destinare lo 0,7% della richezza nazionale alla cooperazione". Così Ivana Borsotto, presidente di due realtà - un Ets e una Ong - che ricevono contributi milionari ogni anno da enti pubblici

0,7% della spesa pubblica per i profughi. Ma le Ong prendono già contributi milionari
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Se limitassimo a +2° il riscaldamento globale si potrebbero salvare 980 milioni di persone dallo stress termico”, lo dichiara Ivana Borsotto, presidente Focsiv, la Federazione degli organismi di volontariato internazionale, in un’intervista sul Domani. “Sono necessarie risorse per l’accoglienza di tutti i migranti, di cui abbiamo bisogno. Ci aiutano a casa nostra e ci chiedono condizioni di vita dignitose”. Una parabola che mette al centro i cosiddetti “profughi climatici”, la nuova creatura - sembrerebbe - della sinistra progressista, ma che butta dentro non solo il clima, ma anche gli sbarchi dei migranti, i campi profughi in Libia, definiti “lager”, fino ad arrivare ai Cpr italiani.

Insomma, una zuppa di quei cavalli di battaglia che il Pd porta avanti senza sosta, puntando il dito contro una destra cattiva e non attenta ai diritti umani. Diritti che ora entrano anche nella sfera, appunto, del cambiamento climatico. Alla base c’è infatti una dichiarazione del 2020 del Comitato delle Nazioni Unite per i diritti umani che afferma che “l’inazione di fronte al riscaldamento globale può dar luogo a violazioni dei diritti umani”.

Ed è proprio intorno alla tutela dei diritti - tutti - che l’intervista a Borsotto si sviluppa ma che termina con una richiesta, nemmeno tanto implicita, di soldi che lo Stato italiano dovrebbe sborsare. Il progetto si chiama “Campagna 0,7” ed è riciclata dalle ultime elezioni dello scorso 2022, come si può leggere anche sul sito dell’ente. Si tratta della richiesta al Governo, chiaramente da quando è salita al potere il presidente Meloni, di destinare lo 0,7% della ricchezza nazionale in sostegno alla cooperazione e alla solidarietà internazionale.

Richiesta plausibile, ma è curioso come la stessa Borsotto, in prima linea sulla vicenda, sia presidente appunto del Focsiv, ente del terzo settore, e della Ong “Progettomondo” e che entrambi presentano bilanci e conti decisamente non ingenerosi.

Focsiv mette a bilancio, nel 2021, l’ultimo documento presentato sui contributi pubblici - di cui IlGiornale.it è entrato in possesso - ben 2 milioni di euro circa. Del totale, 1 milione e 800mila euro sono stati ricevuti da enti pubblici italiani, tra cui la Presidenza del Consiglio dei ministri che ha erogato circa 200 mila euro. Tra luglio e dicembre 2021 invece, il Dipartimento Giovanile Servizio Civile Nazionale ha erogato all’ente circa 885mila euro tramite otto bandi, più di uno al mese.

Si aggiungono i fondi della Regione Lazio, circa 11mila e 500 euro.

Ma c’è di più: sempre nello stesso anno, il 2021, Focsiv riceve ulteriori contributi sempre provenienti da Enti pubblici, ma attraverso partenariati con soggetti terzi. La somma totale ammonta a circa 165 mila euro, erogati principalmente dall’Unione europea.

Borsotto, come già detto, è anche presidente di un’organizzazione non governativa dal nome "Progettomondo", con sede a Verona. Gli scopi della Ong, come si legge sul sito sono “sviluppo sostenibile, giustizia, migrazioni e global education”. Queste “le quattro macro aree di intervento che impegnano Progettomondo in Europa, America Latina e Africa”. E ancora: “L’obiettivo dell’ong è di essere, prima ancora che agente di cambiamento, veicolo di scambio tra i popoli e occasione di cointeressenza per la creazione di nuove imprese e future alleanze”.

Guardando i bilanci, anche questi in possesso de

IlGiornale.it, la Ong ha ricevuto nel 2021 contributi per 2milioni e 600 mila euro, mentre nel 2022 le erogazioni dagli enti pubblici ammontano a poco meno di 4 milioni di euro.

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