La conta dei feriti tra gli agenti schierati sabato a Roma per la manifestazione per la Palestina supera i 40. Antagonisti, anarchici e centri sociali hanno generato guerriglia urbana al termine del corteo prendendo di mira gli arredi urbani ma anche gli stessi agenti. Ci sono anche feriti gravi nel computo e a tutti il ministro Matteo Piantedosi ha voluto esprimere solidarietà e vicinanza, lanciando anche un messaggio chiaro: "Se qualcuno immagina che possiamo perdere la pazienza o l'equilibrio su questa continua sollecitazione di piazza, si sbaglia di grosso". Questo è uno degli obiettivi dichiarati da parte di chi rivendica di voler rendere il Paese "ingovernabile" ma è necessario che ci sia una presa di responsabilità da parte di tutti, anche da parte della politica istituzionale, per abbassare i toni e non cavalcare l'antagonismo di piazza contro il governo.
"Quarantuno poliziotti feriti ieri sera a Roma, tra cui alcuni gravi come un agente della Digos colpito da un calcio allo stomaco. A questi si sommano le violenze di Milano, Bologna, Torino e Salerno di questi ultimi tre giorni: in tutto contiamo 126 poliziotti feriti, auto incendiate, città messe a ferro e fuoco, stazioni devastate", denuncia il Coisp con il suo segretario, Domenico Pianese, dopo quanto visto a Roma. "È un bollettino di guerra questo, non un successo sindacale. E chi continua a richiamare alla ‘lotta di piazza’ trasformando la protesta in strumento di scontro politico, deve sapere che ogni ferito e ogni cassonetto o auto in fiamme porta anche la loro firma. Cgil, Usb e alcuni politici stanno giocando con la miccia della tensione sociale e si vantano del numero dei partecipanti, ma fingono di non vedere i numeri della guerriglia", prosegue ancora il sindacalista, mettendo i soggetti davanti alle proprie responsabilità.
"Chi organizza queste manifestazioni deve rispondere penalmente e amministrativamente anche dei danni alle città e dei feriti che lascia dietro di sé. Perché la libertà di manifestare non può essere la copertura di chi incita allo scontro e poi si nasconde dietro uno sloga", ha concluso Pianese. Sono parole forti da parte di chi rappresenta una categoria che troppo spesso viene insultata e maltrattata. "Purtroppo i soliti professionisti del disordine hanno rovinato e inquinato quelle che sono libertà costituzionalmente previste. Oltre 100 agenti feriti, vetrine spaccate, macchine incendiate, monumenti imbrattati sono il prezzo pagato in questo lungo fine settimana", ha dichiarato il Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni.
"Auspichiamo da parte di politici, Istituzioni e associazioni una netta presa di distanza da questi violenti, tolleranza e accettazione significano esserne complici", ha concluso Paoloni. Al momento non si registrano messaggi di solidarietà da parte degli organizzatori della manifestazione e delle opposizioni.