Pd, vip e Anpi al corteo del Leoncavallo: "Sinistra sempre dalla parte dell'illegalità"

Il 6 settembre il Leoncavallo ha convocato la sua manifestazione contro lo sgombero ma altri centri sociali scenderanno in piazza in un corteo parallelo

Pd, vip e Anpi al corteo del Leoncavallo: "Sinistra sempre dalla parte dell'illegalità"
00:00 00:00

Il 6 settembre a Milano il Leoncavallo scenderà in piazza per manifestare contro lo sgombero della struttura di via Watteau, occupata illegalmente da oltre 30 anni e finalmente restituita ai legittimi proprietari. Sono state tante le voci che si sono sollevate da parte dei personaggi noti per protestare contro lo sgombero, che considerano il Leoncavallo un luogo di aggregazione e cultura, ma nessuno di loro ha lanciato un'iniziativa per trovare una nuovo spazio al centro sociale, senza dover gravare sulle tasse comunali. In piazza con il centro sociale ci sarà anche l'Anpi che, per qualche misteriosa ragione, considera uno spazio occupato una causa che un'associazione partigiana deve persrguire.

Da Fedez a Claudio Bisio, passando per Gemitaiz, Emis Killa, Paolo Rossi e tanti altri, nonostante abbiano parlato in favore del centro sociale non hanno confermato la propria presenza al corteo, che il sindaco Beppe Sala si augura sia "pacifico". Sì, perché il dubbio che non lo sarà c'è ed è molto forte, soprattutto perché in passato tutte le manifestazioni contro gli sgomberi del centro sociale sono sfociate in ondate di violenza in città e contro la polizia. Per Primo Minelli, presidente di Anpi Milano, la manifestazione del 6 dovrà essere "la risposta più avanzata della Milano democratica e antifascista. Facciamo appello a tutti, affinché quello del 6 sia un grande corteo unitario, non violento che rilanci l'unità antifascista. Gli appetiti della destra non sono esauriti". Anche il Partito democratico sarà presente con una propria delegazione al corteo, a sublimare la distopia di un Paese in cui un gruppo che occupa per anni illegalmente una proprietà privata ottiene appoggio dalla politica. Il segretario cittadino del Pd, Alessandro Capelli, era presente alla riunione di coordinamento della manifestazione e ha invitato i militanti del partito ad aderire.

La sinistra ha acceso le polveri dal momento dello sgombero e alimentato una rabbia che già covava, tanto che si rischiano due diversi cortei, di cui uno parallelo organizzato dal centro sociale Cantiere con altri centri sociali occupati, che partirà alle 12 dalla piazza davanti alla stazione Centrale di Milano per poi arrivare a porta Venezia, dove partirà il corteo per il Leoncavallo. "Il grande corteo a difesa dei delinquenti del Leoncavallo sarà pieno di vip e di radical chic. Parteciperanno poi i centri sociali del nord Italia, l'immancabile Anpi, la Cgil, i partiti della sinistra radicale e parte del Pd. Insomma tutta la sinistra, compresa quella al caviale, a difesa degli occupanti abusivi che non hanno rispettato le leggi per 30 anni", è il commento di Silvia Sardone, vice segretario della Lega e consigliere comunale a Milano.

"Evidentemente presunti intellettuali e compagni se ne fregano del rispetto delle leggi. Per loro è 'cultura' fare concerti ed eventi senza scontrini o fare propaganda per la cannabis e gli stupefacenti liberi per tutti. Magari è "cultura" anche attaccare le forze dell'ordine come han fatto gli antagonisti del Leoncavallo per anni. Forse è anche 'cultura' non pagare le tasse, l'affitto, le imposte comunali ecc", ha scritto ancora Sardone.

E sicuramente, ha concluso l'onorevole, "per loro è 'cultura' anche non voler pagare i 3 milioni di euro di danni al proprietario per l'edificio occupato per decenni. Questa è la sinistra, sempre dalla parte dell'illegalità".

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica