
Oggi - 22 settembre - il collegio del tribunale di Tempio Pausania torna in aula per deliberare sul caso di violenza sessuale che ha coinvolto, tra gli altri, il figlio del fondatore del Movimento 5 Stelle Ciro Grillo.
6 agosto 2019
Una modella milanese di origine scandinava, poco più che maggiorenne, presenta denuncia ai carabinieri della compagnia Duomo di Milano sostenendo di aver subito violenza la notte del 16 luglio nella villa di Porto Cervo, in Costa Smeralda, di proprietà di Beppe Grillo. Gli indagati per violenza sessuale in concorso sono quattro: Ciro Grillo, figlio del fondatore del M5s, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria, che invece sostengono si sia trattato di un rapporto di gruppo consenziente. I carabinieri acquisiscono un video di quella serata. A difendere la ragazza c'è Giulia Bongiorno, avvocata e senatrice della Lega.
Novembre 2020
La Procura di Tempio Pausania conclude le indagini dopo aver sentito le testimonianze della presunta vittima e della sua amica.
19 aprile 2021
Beppe Grillo interviene nella vicenda, con un video sui social: "Non è vero che c'è stato lo stupro, arrestate me". Per il comico i ragazzi sono "quattro coglioni, non quattro stupratori", mentre la presunta vittima "viene stuprata la mattina, il pomeriggio fa kitesurf e denuncia dopo 8 giorni". E' bufera politica. Anche la moglie di Grillo, Parvin Tadjik, difende i ragazzi: "C'è un video dove si vede che lei è consenziente".
27 aprile 2021
Uno dei quattro ragazzi, Francesco Corsiglia, si smarca: al magistrato spiega di avere avuto con la ragazza un rapporto consenziente e poi di essere andato a dormire. Corsiglia non appare nelle foto e nei video considerati decisivi per l'inchiesta, né nelle foto con l'amica.
24 maggio 2021
Grillo jr, Capitta e Lauria chiedono di essere interrogati di nuovo, per la terza volta in due anni. Sarà sentito però solo Ciro.
4 giugno 2021
La Procura chiede il rinvio a giudizio per i quattro ragazzi. Emergono nuovi dettagli, come le frasi di preoccupazione captate dalle microspie della caserma di Quarto, a Genova, dove Ciro e i suoi tre amici vengono convocati a fine agosto 2019. Filtrano anche le loro dichiarazioni negli interrogatori dei mesi precedenti: le foto oltraggiose sono state "un brutto scherzo" mentre sui rapporti di gruppo "eravamo noi in imbarazzo, era consenziente".
21 ottobre 2021
Ciro Grillo e i suoi tre amici scelgono il rito ordinario.
26 novembre 2021
I quattro ragazzi vengono tutti rinviati a giudizio, con l'accusa di violenza sessuale.
16 marzo 2022
Prima udienza del processo, a porte chiuse. Vengono ammessi a dibattimento 56 testimoni.
1 giugno 2022
Il processo entra nel vivo, sfilano i primi testimoni. L'avvocata di Corsiglia chiede e ottiene che vegano riprodotti in aula gli audio e i video sequestrati dagli smartphone dei ragazzi e delle ragazze.
21 settembre 2022
Sul banco dei testimoni la madre di Ciro, che quella notte dormiva nella casa accanto e che conferma di non aver sentito nulla. Un'amica della donna ha chiarito: "Ho visto la ragazza tranquilla sul patio".
7 novembre 2023
La testimonianza-fiume della principale accusatrice: "Costretta a bere, poi il blackout. Ero paralizzata". Dopo quella notte, atti di autolesionismo e tentativi di suicidio.
18 luglio 2024
Corsiglia conferma la sua versione: con me, dice, era consenziente e al presunto stupro di gruppo non ha partecipato perché dormiva in un'altra stanza.
16 dicembre 2024
Dalle perizie informatiche emerge che l'autore del video girato nella notte tra il 16 e il 17 luglio 2019 è lo stesso Ciro Grillo.
1 luglio 2025
Il procuratore di Tempio Pausania Gregorio Capasso chiede 9 anni per tutti e quattro gli imputati con le attenuanti generiche e le conseguenze accessorie.
9 luglio 2025
Parlano le difese dei quattro imputati: i
rapporti sessuali sono stati consenzienti e la presunta vittima non è credibile, riferendosi anche a un secondo presunto stupro in Norvegia denunciato dalla ragazza, che poi però ha ritrattato