Una violenta rapina si è consumata martedì sera nella villa di famiglia dell’ex deputato Rocco Crimi, situata in pieno centro a Velletri. Un commando di quattro uomini armati, con il volto coperto e guanti per non lasciare tracce, ha fatto irruzione nella residenza, minacciando il guardiano e colpendolo con il calcio di una pistola. Il bottino, al momento, resta da quantificare.
L’irruzione nella villa
La villa, circondata da un ampio parco e protetta da un alto muro di recinzione, viene utilizzata come seconda casa dall’ex parlamentare e dalla sua famiglia. Nonostante si trovi in una zona densamente popolata, tra viale Oberdan, via Salvo D’Acquisto e la vicina via Appia Sud, i malviventi hanno agito con destrezza e rapidità, muovendosi come veri professionisti.
La banda è entrata dalla parte posteriore della proprietà, sfruttando una stradina laterale isolata. Una volta all’interno, i ladri si sono arrampicati su una terrazza e hanno sfondato una porta-finestra, riuscendo così a penetrare nell’abitazione.
L’aggressione al guardiano
I quattro rapinatori non si aspettavano di trovare nella villa il guardiano, un uomo quarantenne di origine africana che vive nella proprietà per motivi di servizio. L’incontro è stato immediato e violento: i malviventi lo hanno colpito alla testa con il calcio di una pistola, tramortendolo, per poi puntargli le armi contro e costringerlo a rivelare la presenza di contanti, cassaforte o oggetti di valore.
Nonostante le minacce, secondo quanto riferito dal guardiano non vi sarebbero stati beni rilevanti. I ladri hanno comunque rovistato in più stanze, riuscendo a trafugare alcuni oggetti, ritenuti però di valore modesto. Terminata l’azione, sono fuggiti dal retro, probabilmente raggiungendo un’auto parcheggiata in un punto defilato di viale Oberdan.
L’allarme e le indagini
Ripresosi dall’aggressione, il guardiano ha lanciato l’allarme. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato, la squadra mobile e la scientifica arrivata da Roma. Gli investigatori hanno lavorato per ore all’interno della villa, effettuando rilievi e acquisendo immagini dalle videocamere della zona nel tentativo di identificare i responsabili.
Il guardiano ha riferito agli agenti che alcuni rapinatori parlavano italiano, mentre altri avevano un accento straniero. La professionalità dimostrata, dall’ingresso silenzioso alla fuga veloce, fa pensare a una banda esperta in questo tipo di colpi.
La situazione nei Castelli Romani
Sul luogo della rapina è intervenuto anche il personale del 118, che ha medicato il guardiano. Pur avendo riportato una ferita alla testa, l’uomo ha rifiutato il trasporto in ospedale.
L’episodio si inserisce in una serie di colpi avvenuti recentemente nei Castelli Romani. Solo nel fine settimana precedente, a Genzano, un’altra villa in via dell’Aspro era stata svaligiata, con un bottino di circa 20.000 euro tra contanti e preziosi. In diverse località dell’area sono state inoltre trovate auto bruciate o abbandonate, ritenute mezzi d’appoggio di bande specializzate nei furti in abitazione: un’Audi carbonizzata è stata ritrovata sulla via Tuscolana, nel comune di Rocca Priora, mentre ad Albano la polizia ha rinvenuto un’altra vettura collegata a una serie di furti avvenuti solo pochi giorni fa.
Una scia di furti che preoccupa i residenti
La rapina nella villa dell’ex deputato Crimi accresce la preoccupazione dei residenti, già allarmati dall’aumento dei
furti in villa e negli appartamenti privati. Le forze dell’ordine stanno intensificando i controlli nelle zone più sensibili con l’obiettivo di intercettare le bande responsabili e prevenire ulteriori colpi.