Rapinano e stuprano una 19enne in un capannone: arrestati tre tunisini

Due di loro sono richiedenti protezione internazionale, il terzo (irregolare) è scappato dal Cpr dove era in attesa di rimpatrio: hanno tra i 21 e i 19 anni

Rapinano e stuprano una 19enne in un capannone: arrestati tre tunisini
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Sono stati tutti i arrestati i nordafricani che la notte dell'8 luglio hanno minacciato con un coltello una coppia e violentato la ragazza in uno stabilimento dell’ex aeroporto militare "Gino Allegri" in via Sorio, a Padova. La coppia, un 22enne algerino e una 19enne marocchina che risiedono in Spagna, aveva perso l'ultimo treno e aveva deciso di trascorrere la notte nei capannoni, che pare il ragazzo conoscesse, in attesa del primo treno del mattino.

Nel corso della notte, la coppia era stata svegliata dai tre nordafricani che, minacciandoli con un coltello, avevano prima costretto il ragazzo ad allontanarsi dalla struttura e poi avevano rubato alla ragazza, sempre sotto minaccia del coltello, 25 euro in contanti che aveva in borsa e lo smartphone. Non paghi, hanno poi costretto la giovane a seguirli in un altro stabile dove hanno abusato di lei, sempre sotto minaccia armata. Nel frattempo il fidanzato aveva già allertato le forze dell'ordine, chiamate anche dai residenti di zona, spaventati dalle urla della ragazza che cercava di chiedere aiuto. Quando gli agenti sono arrivati, però, degli aggressori non c'era più traccia.

Sono serviti diversi giorni per identificare e rintracciarli. Il primo è stato arrestato il 24 luglio, si tratta di un tunisino di 21 anni già noto alla Squadra Mobile di Padova, che doveva scontare una condanna 2 anni, 7 mesi e 8 giorni per rapina. È stato scarcerato il 6 febbraio 2025 con provvedimento del questore della provincia di Padova per il trasferimento presso il Cpr di Gradisca d’Isonzo in quanto irregolare per il rimpatrio, che non è mai avvenuto perché il 14 marzo, dopo aver partecipato a una rivolta nella notte tra il 9 e il 10 marzo, è riuscito a scappare rendendosi irreperibile. Il secondo è stato fermato il 1 agosto, anche lui è noto alle forze dell'ordine per ricettazione ed è un richiedente protezione internazionale tunisino di 21 anni. Per questo motivo era ospite di una cooperativa sociale padovana dalla quale, però, si è reso irreperibile nel dicembre 2024. Attualmente è gravemente indiziato per minacce, rapina in concorso e violenza sessuale di gruppo.

L'ultimo a finire in manette è un altro tunisino di 19 anni, con già precedenti per rapina e lesioni, anche lui richiedente protezione internazionale e in quanto tale ospite di una cooperativa sociale. Ora si trovano tutti in carcere.

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