Roma, sospetta contaminazione da plutonio in un centro ricerche

Un lavoratore in servizio è stato esposto a radiazioni nell'impianto Plutonio del centro di ricerche di Casaccia, vicino a Roma

Roma, sospetta contaminazione da plutonio in un centro ricerche
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Un lavoratore in servizio è stato esposto a radiazioni nell'impianto Plutonio del centro di ricerche di Casaccia, vicino a Roma. L'Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare (Isin), che ha reso nota la vicenda, ha fatto sapere sta "seguendo con la massima attenzione il caso".

Pare che l'incidente sia avvenuto il 25 novembre scorso al deposito Nucleco gestito da Sogin. L'impianto di Casaccia, si legge sul sito dell'Enea, "è il più grande complesso di laboratori ed impianti dell'Enea" e si trova a circa 25 km a nord-ovest di Roma, vicino al lago di Bracciano. L'Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare ha rivelato di aver effettuato una prima ispezione nell'impianto, subito dopo l'avvenuta contaminazione e di aver messo a verbale "le dichiarazioni dei responsabili sulla dinamica di quanto accaduto". Contemporaneamente, l'Isin sta seguendo l'evoluzione di un episodio che "sembra al momento non prefigurare conseguenze severe". Una seconda ispezione verrà effettuata nei prossimi giorni."Resta, naturalmente, l'esigenza di accertare quanto accaduto e come si è potuta verificare la contaminazione di un esponente del personale che dovrebbe operare in piena sicurezza grazie ai dispositivi di protezione previsti dalle normative in materia", si legge ancora nella nota dell'Isin che ha il compito "anche accertare, ove vi fossero state, falle nelle procedure di sicurezza o nella loro attuazione e raccogliere elementi per individuare eventuali responsabilità".

I deputati del Pd Marco Simiani, Vinicio Peluffo, Christian Di Sanzo, Mauro Laus e Luciano D'Alfonso, hanno già presentato un'interrogazione al ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin per chiedere "se sia stato informato tempestivamente di quanto avvenuto, di quali elementi conoscitivi disponga in relazione all'incidente". I parlamentari dem chiedono, in particolare, di avere delucidazioni sullo stato di contaminazione del sito e a quel progetto stava lavorando l'operaio, ma anche se siano state adottate misure per garantire la sicurezza della popolazione. Ma non solo. I quattro deputati vogliono, infine, sapere quali iniziative intraprenderà il ministro "per accelerare l'iter di individuazione del deposito unico nazionale delle scorie radioattive al fine di anticipare, rispetto alla previsione del 2039, la sua messa in esercizio".

Sogin, dal canto suo, precisa:​"Al contrario di quanto riportato da alcuni organi di stampa non vi è stato alcun 'incidente nucleare' e ogni informazione circolante in tal senso è destituita di fondamento". La società spiega che Il 21 novembre scorso, nel corso di attività di gestione di rifiuti radioattivi all'interno dell'impianto Plutonio, si è verificato"un evento di 'contaminazione interna' di un dipendente con potenziale superamento dei limiti di dose annuale prescritti dalla normativa". Sogin ha, quindi, informato immeditamente tutte le Autorità competenti ed ha attivato "le procedure previste dalla legge finalizzate a tutelare la salute dei lavoratori, così come avviene ordinariamente".

I monitoraggi si sono conclusi oggi pomeriggio e registrano valori confortanti, ma Sogin intende continuare a monitorare la situazione "nel rispetto delle procedure previste" ed "esclude categoricamente che vi sia stata qualsiasi contaminazione dell'ambiente esterno".

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