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Salone del libro, vandalizzato lo stand Ugl. Paolo Capone: "Atto vile e incomprensibile"

Distrutto lo stand delle Edizioni Sindacali Ugl al Salone del libro di Torino. La denuncia del segretario generale Paolo Capone

Salone del libro, vandalizzato lo stand Ugl. Paolo Capone: "Atto vile e incomprensibile"

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Pannelli buttati a terra e fatti a pezzi, uno schermo televisivo distutto, così come l'intero stand delle Edizioni Sindacali Ugl, presenti al Salone del Libro di Torino, che ieri sera ha chiuso i battenti. Quando stamattina gli addetti sono tornati per smontarlo si sono trovati di fronte ad una completa devastazione. Una "distruzione mirata" che ha colpito solo il loro spazio espositivo, mentre tutto il resto nelle vicinanze era rimasto intatto come lasciato la sera precedente.

"Siamo andati via alle 20 e nello stand era tutto a posto. Quando siamo tornati, era tutto rotto: lo stand era buttato a terra, con uno schermo televisivo danneggiato. Un pannello era stato staccato, spezzato e fatto a strisce", ha raccontato la direttrice, Ada Fichera che ha aggiunto: "Si è trattato di un atto vandalico mirato e di natura politica, visto che il nostro stand è stato l'unico a essere danneggiato". Per questo motivo si sono recati immediatamente alla Questura di Torino, che indagherà sull'accaduto, per sporgere denuncia.

Immediata la risposta del segretario generale del sindacato Unione Generale del Lavoro, l'Ugl, Paolo Capone che con una nota ha espresso il suo pensiero sull'accaduto: "Si tratta di un atto vile e incomprensibile, che sembra voler colpire il cuore stesso della cultura e dell'informazione sindacale nel nostro Paese". Un fatto gravissimo soprattutto a livello simbolico, oltre che economico, che non ha però raggiunto il suo scopo, al contrario ha sottolineato quanto la violenza sia l'unica modalità di chi non sa esprimere le proprie idee con le parole.

"I sindacati e la cultura sono elementi fondamentali per la crescita e l'evoluzione della società, purtroppo atti di violenza come questo non fanno altro che minare la convivenza civile e il libero scambio di idee.

Non possiamo permettere che la violenza e l'intolleranza prendano il sopravvento: dobbiamo valorizzare e sostenere la diffusione del sapere e lo scambio di idee come pilastri della nostra società" ha voluto sottolineare Capone concludendo.

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