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"Sei mesi di reclusione". La condanna dell'hostess Ilaria De Rosa in Arabia Saudita

Arrivata la condanna per la nostra connazionale Ilaria De Rosa, arrestata per detenzione di stupefacenti in Arabia Saudita

"Sei mesi di reclusione". La condanna dell'hostess Ilaria De Rosa in Arabia Saudita

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Condannata a 6 mesi di reclusione la hostess italiana Ilaria De Rosa, la nostra connazionale arrestata lo scorso maggio in Arabia Saudita. L'ambasciata italiana a Riad e il Consolato generale a Gedda garantiranno tutta l'assistenza possibile alla 23enne, finita in carcere con l'accusa di possesso di sostanze stupefacenti.

La sentenza

Secondo quanto dichiarato dalle agenzie di stampa, Ilaria De Rosa ha ricevuto oggi la condanna a 6 mesi di carcere emessa dal giudice monocratico di Gedda alla presenza del console generale italiano Leonardo Maria Costa e della sorella Laura. Scontata la pena per possesso di stupefacenti (accusa respinta dalla giovane italiana) la 23enne di Resana (Treviso) sarà espulsa dall'Arabia Saudita.

Dopo la sentenza, Ilaria De Rosa e i suoi avvocati potranno ricorrere in appello e presentare ricorso entro 30 giorni dal deposito delle motivazioni. Quanto agli altri imputati, per loro è arrivata la condanna a un anno e 6 mesi. Una terza visita consolare, dopo le due precedenti già avvenute, è stata richiesta appena dopo la sentenza, così da permettere alla sorella Laura di parlare con Ilaria.

Al lavoro per la nostra connazionale

Per tutti questi giorni la Farnesina è rimasta al fianco della 23enne, che al momento si trova detenuta in un penitenziario a 40 minuti da Gedda. Dalle informazioni trapelate, pare che Ilaria stia bene, anche se naturalmente molto scossa per quanto le sta accadendo.

Il consolato generale a Gedda e l'ambasciata d'Italia a Riad, sempre in contatto con la Farnesina, stanno fornendo la massima assistenza alla giovane. "L'ambasciata italiana a Riad e il Consolato generale a Gedda, in stretto raccordo con la Farnesina stanno prestando tutta l'assistenza possibile alla connazionale. Subito dopo la sentenza, abbiamo richiesto un'altra visita consolare per permettere alla sorella della connazionale di visitarla", è quanto dichiarano fonti diplomatiche all'Adnkronos.

Cosa è successo

Ilaria è improvvisamente scomparsa lo scorso 5 maggio scorso, mentre si trovava in viaggio. La famiglia non è più riuscita a mettersi in contatto con lei e ha dato l'allarme. Poi, la scoperta dopo quattro giorni di indagini da parte dei carabinieri: la 23enne era stata arrestata subito dopo l'arrivo all'aeroporto di Gedda con un volo della compagnia lituana Avion Express, compagnia per cui la giovane lavora.

Secondo l'accusa, Ilaria è stata trovata con uno spinello nel reggiseno durante un controllo effettuato dalle autorità locali nel corso di una festa in spiaggia. Tanto è bastato a portare al rigido provvedimento di arresto. Dal canto suo, la 23enne ha spiegato di essere stata a cena a casa di un amico, quando alcuni agenti in borghese hanno cominciato la perquisizione. Le autorità, ha raccontato la ragazza, l'avrebbero portata via senza darle spiegazioni.

Un interrogatorio in lingua inglese sarebbe avvenuto solo dopo 5 giorni dopo l'arresto.

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