Tentata rapina a due portavalori sull’A14: esplosivo, armi e chiodi sulla carreggiata

Tentata rapina a due furgoni portavalori sull’A14 tra Loreto/Porto Recanati e Civitanova Marche. I rapinatori hanno utilizzato armi semiautomatiche, esplosivo e chiodi a tre punte sulla carreggiata, ma il colpo non è riuscito

Tentata rapina a due portavalori sull’A14: esplosivo, armi e chiodi sulla carreggiata
00:00 00:00

Momenti di terrore nel tardo pomeriggio sull’autostrada A14, tra i caselli di Loreto/Porto Recanati e Civitanova Marche, dove una banda armata ha tentato di assaltare due furgoni portavalori. I rapinatori hanno utilizzato armi semiautomatiche, esplosivo e chiodi a tre punte per bloccare i mezzi, posizionando anche un’autocisterna di traverso sulla carreggiata per ostruire il traffico. Nonostante la violenza dell’attacco, il colpo non è andato a segno e nessuno è rimasto ferito.

L’assalto in autostrada

L’attacco è avvenuto intorno alle 18 al chilometro 248,5, in direzione Pescara. Secondo le prime ricostruzioni, i rapinatori avrebbero sparso chiodi a tre punte per rallentare i veicoli e costringere i furgoni portavalori a fermarsi.
Testimoni presenti sulla scena hanno riferito di aver sentito distintamente degli spari, mentre alcuni residenti nella zona di Porto Recanati hanno raccontato di aver percepito “un boato fortissimo, come un’esplosione” provenire dall’autostrada.

L’uso dell’esplosivo e l’autocisterna di traverso

Sulla carreggiata è stata trovata un’autocisterna intraversata, probabilmente utilizzata per bloccare il traffico e agevolare la rapina. I rapinatori avrebbero anche sparato alle gomme del mezzo pesante per immobilizzarlo. La dinamica, ricostruita dagli investigatori, mostra un’azione organizzata e pianificata, che avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia se non fosse fallita.

La fuga dei rapinatori

Dopo aver capito che l’assalto non stava andando a buon fine, la banda si è data alla fuga a mani vuote, abbandonando la zona e incendiando un’auto nei pressi di Porto Potenza Picena, probabilmente quella utilizzata per il tentato colpo. Secondo fonti investigative, i rapinatori avrebbero poi proseguito la fuga a piedi attraverso i campi, facendo perdere le proprie tracce.

Un ferito e due fermati

Uno degli autori dell’assalto ai due furgoni portavalori in A14 è rimasto ferito ad una gamba e si trova ora ricoverato all’ospedale regionale di Torrette ad Ancona. L'uomo si aggiunge ai due che sono stati fermati subito dopo il colpo fallito, trovati vicino a un furgone con all’interno due moto che, con tutta probabilità, sarebbero dovute essere utilizzate per la fuga. I tre non sarebbero originari delle Marche. Mancano all'appello almeno altri due membri della banda che sono fuggiti per i campi vicini all’A14 in direzione Potenza Picena.

Il piano anti-rapina e le indagini

La Questura di Macerata ha attivato immediatamente il piano anti-rapina, coinvolgendo tutte le forze dell’ordine disponibili nella zona. Sul posto sono intervenuti la Polizia Stradale, la Squadra Mobile, il Commissariato di Civitanova Marche, la Polizia Scientifica e i Carabinieri.

Gli agenti stanno ora analizzando i bossoli, i chiodi e i residui di esplosivo trovati sul posto, mentre vengono visionate le immagini delle telecamere autostradali per individuare eventuali movimenti sospetti.

Traffico in tilt e chilometri di coda

A seguito dell’assalto, il tratto autostradale è stato chiuso in entrambe le direzioni, con uscite obbligatorie a Loreto/Porto Recanati da nord e a Civitanova Marche da sud. Il blocco ha causato code inizialmente di 3 chilometri, che poi sono arrivate fino a 8 chilometri in entrambi i sensi di marcia. Sul posto anche il personale di Autostrade per l’Italia – Direzione del 7° Tronco di Pescara, impegnato nel gestire l’emergenza e il deflusso dei mezzi.

Nessun ferito, ma tanta paura

Fortunatamente, non si registrano feriti tra le guardie giurate dei portavalori né tra gli automobilisti rimasti bloccati sull’autostrada. Tuttavia, molti testimoni hanno raccontato di scene di panico e concitazione, con persone che cercavano riparo dalle esplosioni e dai colpi di arma da fuoco.

Un’azione da professionisti

Secondo le prime ipotesi investigative, il gruppo criminale potrebbe essere composto da professionisti, già esperti di rapine ai portavalori.

La modalità dell’assalto – l’uso coordinato di esplosivo, armi automatiche, chiodi e veicoli d’ostruzione – indica una pianificazione accurata e conoscenze logistiche precise.
Le indagini sono tuttora in corso per risalire agli autori e capire se dietro ci sia un’organizzazione più ampia.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica