
Uccise l'anziana madre soffocandola con i laccetti della federa e il giorno successivo confessò l'omicidio in diretta tv. L'uomo, Lorenzo Carbone, 51 anni, è stato condannato in tribunale a Modena a dieci anni di carcere. La Procura ne aveva chiesti 14. Carbone era a processo davanti alla Corte d'assise con l'accusa di omicidio volontario: il 22 settembre dello scorso anno uccise, strangolandola, la madre di 80 anni Loretta Levrini nella loro abitazione in piazza delle Rose, a Spezzano di Fiorano. Era stato arrestato dai carabinieri poco dopo la confessione choc.
Una perizia aveva confermato la seminfermità di mente del 51enne: da qui la concessione da parte della Corte delle attenuanti generiche. Gli avvocati difensori, Giuseppe Rizzo e Giuliana Salinitro, hanno chiesto e ottenuto il trasferimento in una casa di cura dove ora l'uomo sta scontando i domiciliari.
"Non ce l'ho fatta. Sono stato io. Sto male", aveva dichiarato alle telecamere di Pomeriggio 5. "Non so perché l'ho fatto, non ce la facevo più". Dopo l'omicidio, il 51enne si era reso irreperibile e aveva vagato tutta la notte, per poi tornare sotto casa ed imbattersi nella troupe del programma. I militari sono stati allertati dall'inviato presente sul posto, che ha ascoltato la confessione choc. "Non ho dormito da nessuna parte", aveva raccontato. "Ho girato a piedi. Nascosto no, non mi sono nascosto".
Quando il giornalista gli aveva chiesto perché avesse compiuto un gesto del genere, Carbone aveva affermato tra le lacrime che "mi è venuto così, d’istinto l’ho fatto", descrivendo nel dettaglio anche la dinamica dell'omicidio: "L’ho strangolata, prima ho provato con il cuscino, poi ho tolto la federa e ho provato con la federa e dopo ho usato i nastrini, i lacci".