
Il post è stato cancellato ma le polemiche, al contrario, continuano ad animare i social, la poltica e ora anche le associazioni lgbtq. Paolo Cappuccio, chef napoletano con una carriera di 35 anni alle spalle e diverse stelle Michelin, cercava personale per un hotel in Val di Fassa. Il motivo dell’indignazione è presto detto: nel suo annuncio escludeva letteralmente “persone con problemi con il proprio orientamento sessuale, comunisti e fancazzisti”. Una dichiarazione forte che ha scatenato la reazione di tantissimi utenti. Ora però a farsi sentire è l’Arcigay che sta valutando di passare per vie legali.
Arcigay ha annunciato la possibilità di un’azione legale: "Ci stiamo informando per procedere", ha dichiarato Shamar Droghetti, presidente dell’Arcigay Trentino. "Non è solo una frase infelice, è una violazione della legge. Discriminare sul lavoro per l’orientamento sessuale è vietato. Speriamo di avere presto un quadro giuridico chiaro, il nostro avvocato sta valutando i prossimi passi".“Questo annuncio fotografa un’Italia dove il pregiudizio è ancora profondo. È solo uno dei casi venuti a galla, ma la discriminazione sommersa è ovunque. Chi cerca lavoro spesso viene giudicato per chi è, non per ciò che sa fare", il ragionamento dell’associazione che difende i diritti degli omosessuali in Italia.
Dalla politica, invece, uno dei primi a reagire è stato il consigliere provinciale del Pd Paolo Zanella ha definito il post "una legittimazione all’odio": "Nel 2025 c’è ancora chi crede sia normale discriminare per orientamento sessuale o appartenenza politica. Il principio di uguaglianza è sancito dalla Costituzione. E non va dimenticato il rispetto dovuto anche a chi ha affrontato problemi di dipendenze: situazioni personali spesso drammatiche, che meritano sostegno, non derisione".
Incalzato dal Corriere del Trentino, lui si è difeso in questo modo: "Cercavo solo lavoratori seri. È stato uno sfogo. Sono stanco di chi si presenta con mille hobby e poca voglia di lavorare. I diritti dei lavoratori sono sacrosanti, ma ci sono anche dei doveri".