
Il caso Stefano De Martino e i suoi video privati con la nuova fidanza continua a tenere banco. Tra azioni legali, accuse incrociate e nuove ipotesi il dossier del conduttore televisivo di Affari Tuoi rimane tutt'ora un mistero. Una vicenda sul quale gli stessi legale di De Martino vogliono fare chiarezza per tutelare la sua privacy. Dopo avere annunciato una battaglia legale senza esclusioni di colpi, oggi arrivano a fare un'ipotesi che, se confermata, sarebbe preoccupante. "Non escludiamo sia stato un tecnico che ha tradito il rapporto fiduciario instaurato con la famiglia della ragazza per poi approfittarne". Questo è quanto gli avvocati Angelo e Sergio Pisani, difensori dello showman Stefano De Martino, e l'avvocato Lorenzo Contrada, difensore della compagna del noto presentatore, ipotizzano circa il responsabile della sottrazione illecita di immagini carpite dal sistema di video sorveglianza installato nell'abitazione della fidanzata di De Martino.
In sostanza, per gli avvocati, colui che ha "rubato" il video non sarebbe un hacker come ipotizzato in un primo momento ma un tecnico infedele."Come sta Stefano De Martino? A chiunque dà fastidio vedere la propria immagine gestita, manipolata, commentata in maniera illecita, chiunque di noi sarebbe non solo offeso ma 'triste'". Così Angelo Pisani, legale del presentatore, parla oggi intervistato da Marco Carrara ad 'Agorà Estate dello stato d'animo del suo assistito, dopo la diffusione di video e foto circolati sul web che lo ritraggono mentre è in compagnia della sua attuale fidanzata, Caroline Tronelli, in casa a Roma in un momento definito intimo.
“Incalcolabile il numero di contatti e visualizzazioni che possono avere queste immagini - afferma l'avvocato - È un fenomeno che bisogna contrastare con normative e interventi adeguati alla tecnologia del tempo.
Per la prima volta chiediamo la condanna anche di tutti coloro i quali conservano e girano questi dati: anche loro diventano complici di reati di ricettazioni e pericoli gravissimi, ai danni sia della vittima sia dei familiari”.