Violenza sulle donne: quasi un uomo su due ancora convinto che lei abbia una colpa

I dati Istat riportano percentuali ancora alte di uomini che attribuiscono parte della colpa di uno stupro alla donna. Cala però la tolleranza della violenza nella coppia

Violenza sulle donne: quasi un uomo su due ancora convinto che lei abbia una colpa
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Il caso di Giulia Cecchettin, uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta, sta dominando il dibattito pubblico e ha scatenato forti reazioni su media e social network, riportando sotto i riflettori. È la 106esima donna uccisa nel 2023 e il dato è segnale di un problema che va ben oltre il “semplice” atto violento, e che affonda le radici in convinzioni sui rapporti di coppia e sulla figura della donna ancora presenti nel nostro Paese.

Secondo l’indagine Istat (Istituto nazionale di statistica) “Stereotipi di genere e immagine sociale della violenza”, quasi il 20% degli uomini è convinto che le violenze sessuali siano provocate dal modo di vestire della donna. Il 48,7% degli intervistati maschi, inoltre, ha ancora almeno uno stereotipo sulla violenza sessuale e il 39,3% è convinto che una donna possa sottrarsi ad un rapporto intimo se davvero non lo vuole. L’indagine compre il periodo che va da maggio a luglio del 2023. Nel rapporto, si legge anche che tra il 2018 e il 2023 “si riducono gli stereotipi sui ruoli di genere, ma si allarga la distanza tra le opinioni degli uomini e delle donne. Sono soprattutto le donne ad avere meno stereotipi”. Le opinioni dei due sessi, però, corrispondono ancora per determinati aspetti: il 11% è convinto che una donna sia almeno in parte responsabile della violenza sessuale, se subita mentre era sotto l’effetto di alcol o droghe. Il 10%, invece, ritiene che una donna sia colpevole se viene stuprata dopo aver accettato l’invito di un uomo alla fine di una serata.

Per quanto riguarda il rapporto di coppia, il 2,3% delle persone ritiene accettabile sempre o in alcune circostanze che “un ragazzo schiaffeggi la sua fidanzata perché ha civettato/flirtato con un altro uomo”, mentre per il 4,3% dei cittadini è accettabile sempre o in alcune circostanze che “in una coppia ci scappi uno schiaffo ogni tanto”. Arriva al 10,2% la percentuale degli intervistati, soprattutto giovani (16,1% nella fascia 18-29 anni), che ritiene normale “il controllo dell'uomo sulla comunicazione (cellulare e social) della propria moglie/compagna”. A fronte dei dati registrati nel 2018, la tolleranza della violenza nella coppia sembra comunque scesa.

Cresce la percentuale di chi ritiene che le donne “si vergognano meno” a parlare di violenza (31,4%).

Secondo gli intervistati, inoltre, il “lavoro dei media nel diffondere le notizie” (23,2%) e le iniziative a favore delle donne vittime” (15,8%) fanno crescere la consapevolezza della gravità del fenomeno”. Secondo 17,9% delle persone, infatti, “si parla sempre più spesso della violenza sulle donne perché è aumentata”.

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