Milano la capitale economico-finanziaria delle cosche. Gli inquirenti non hanno dubbi sul radicamento territoriale dellorganizzazione criminale nata in Calabria. «Le indagini hanno documentato più di 40 summit tenuti dagli indagati nellarco dei due anni di indagine sul territorio milanese, spesso organizzate durante cresime, battesimi e matrimoni. Si parla di 500 affiliati in Lombardia e, allo stato, abbiamo scoperto 15 locali (Milano centro, Pavia, Bollate, Cormano, Bresso, Limbiate, Solaro, Pioltello, Corsico, Desio, Seregno, Rho, Legnano, Mariano Comense, Erba e Canzo) ma sappiamo che sono molto di più e molto radicate». È il quadro che traccia il procuratore aggiunto della Dda di Milano Ilda Boccassini al Palazzo di giustizia di Milano dopo loperazione senza precedenti per vastità e coinvolgimenti. Un maxi blitz che ha portato allemissione di 305 ordinanze di custodia cautelare in carcere, la metà delle quali in Lombardia.
«I politici sono parte del «capitale sociale dellorganizzazione criminale». Così la stessa Boccassini, insieme ai pm Alessandra Dolci, Paolo Storari e Cecchelli definisce nellordinanza di arresto del gip Giuseppe Gennari i rapporti con i palazzi delle istituzioni.