Nebraska, 19enne fa strage al centro commerciale

Il giovane è entrato nel primo pomeriggio nel grande magazzino di Omaha. Da una balconata ha iniziato a sparare all'impazzata sulla folla: otto vittime. Poi si è tolto la vita. Al mattino in città c'era il presidente Bush

Nebraska, 19enne fa strage 
al centro commerciale

Omaha - L’orrore è cominciato verso le due del pomeriggio di ieri. Omaha, la città di Warren Buffett, la quiete del Nebraska. Un tranquillo pomeriggio in un centro commerciale come tanti. George W. Bush, il presidente, è appena stato in visita nella città. Il cecchino apre il fuoco da una balconata del Westroads Mall. È pieno di gente, lui spara all’impazzata. I testimoni parlano di 35 o 40 colpi. Tutti a raffica, senza fermarsi. La follia lascia sul pavimento del centro commerciale otto morti. Altre cinque persone sono ferite.

L’assassino pone fine alla strage da solo. Muore anche lui, spara un ultimo colpo dal suo fucile, quello contro di sé. Il suo corpo senza vita viene ritrovato al terzo piano del Mall.

Un bilancio tragico, l’ennesima strage della follia negli Stati Uniti. Dopo Columbine, dopo Virginia Tech. E, secondo le prime indagini, al centro del raptus omicida c’è di nuovo un ragazzo. L’assassino sarebbe un giovane di 19 anni che, a casa sua, aveva lasciato un biglietto: annunciava l’intenzione di togliersi la vita.

Poco prima della strage, Omaha era già stata messa in agitazione dalla visita del presidente. George W. Bush aveva lasciato la città da poco, con le strade bloccate e gli uomini della sicurezza sparsi un po’ dappertutto. Un’agitazione inusuale, nulla rispetto a ciò che, di lì a poche ore, sarebbe accaduto. Una strage. Il cecchino si è messo a sparare poco dopo le due (ora locale, le nove di ieri sera in Italia) e la vicenda è stata immediatamente seguita da tutte le televisioni all news americane, che hanno mostrato al pubblico scene di panico, decine di persone che uscivano dal frequentatissimo Westroads Mall con le mani alzate e ambulanze che portavano via i corpi, dei morti e dei feriti. La maggior parte erano nel grande magazzino Von Maur.

Che si trattasse di una strage dai numeri pesanti, lo si è capito intorno alle undici di sera (ora italiana) quando una portavoce della polizia locale, il sergente Teresa Negron, ha parlato di nove morti, tra cui l’assassino, e di cinque feriti.

La dinamica dei fatti non è ancora del tutto chiara ma, secondo i testimoni, prima di togliersi la vita il cecchino ha sparato all’impazzata da

una balconata del centro commerciale. La polizia ha deciso di tenere isolato il Westroads Mall dal resto della città, anche perché inizialmente non era stato escluso che ci potesse essere un altro cecchino armato in giro.

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