Negli ultimi 50 anni triplicate le imprese: bene servizi ed edilizia

Meno posti di lavoro ma più impresa: è la fotografia della Milano produttiva che risulta dal confronto tra la città negli anni del boom economico e la metropoli attuale. In mezzo secolo Milano ha visto crescere il proprio tessuto imprenditoriale di quasi tre volte, passando dalle 99mila unità presenti nel 1960 alle oltre 286mila realtà odierne. Lo rivela un’elaborazione della Camera di Commercio su dati della Camera di commercio (Compendio statistico della provincia di Milano 1960, Milano Produttiva 2010 e registro imprese), del comune e Istat.
Tra i settori che nel corso degli anni hanno fatto registrare una maggiore espansione si segnalano il comparto dei servizi, che ad oggi rappresenta circa un terzo del sistema economico milanese, e le costruzioni, la cui quota è cresciuta dal 2,7% di inizio anni Sessanta fino al 14% del 2010.
Quel che rimane invariato è invece il ruolo della città come motore dell’economia: oggi come cinquant’anni fa il capoluogo assorbe oltre la metà della popolazione di imprese, anche se attualmente il peso proporzionale nei confronti della provincia si è leggermente attenuato rispetto ad allora (57,9% contro 59,4%).
In sensibile crescita l’incidenza della disoccupazione sulla forza lavoro, passata da un tasso del 4,5% al 6,1%: nel complesso, il fenomeno del sottoutilizzo ha interessato nel 2009 112mila milanesi, equamente ripartiti tra donne e uomini.

Nonostante il deficit occupazionale, però, dagli indicatori economici fondamentali arrivano anche alcuni segnali confortanti: i consumi familiari si mantengono sui livelli precedenti, con una spesa media mensile stabile a 2.875 euro, e un reddito disponibile pro-capite che registra un saldo positivo del 2,5%

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