Cronaca locale

Nei chiostri dell'Umanitaria si parla giapponese

Tornano gli appuntamenti con «Estate nei Chiostri» della Società Umanitaria di via Daverio 7 (tel. 02-5796831). Se avete nostalgia delle vacanze, dei viaggi, di paesi lontani che avete appena lasciato, non disperate, potrete assaporare almeno in parte la magia di quelle atmosfere esotiche con la rassegna di reportage, curata da Roberto Cossu «Sguardi sul mondo».
Giovedì tocca a «Giappone: il fascino del Sol Levante» (ore 18 ingresso libero). Protagonista della serata Susanna Marino, esperta di lingua e cultura giapponese, autrice di grammatiche e dizionari italiano-giapponese che parlerà soprattutto di scrittura e di ideogrammi. La docente della Bicocca, parlerà del fascino della scrittura per immagini, dell'alfabeto ideografico «kanji», degli alfabeti fonetici sillabici «katakana» e «hiragana».
Ma andiamo con ordine: i «kanji» sono ideogrammi giapponesi ispirati dai cinesi del quinto e sesto secolo anche se bisogna comunque tener presente che il giapponese parlato è differente dal cinese e che da allora il giappone ha inventato e personalizzato diversi ideogrammi.
I tratti che compongono un ideogramma, 50mila in tutto, vanno scritti seguendo criteri diversi in un ordine ben preciso: dall'alto verso il basso, da sinistra a destra. Si scrive prima l'orizzontale e poi il verticale, prima la parte centrale e poi la laterale, prima l'esterno e poi l'interno. Un ideogramma ha due tipi diversi di lettura: la lettura «on» di pronuncia cinese e la lettura «kun» di pronuncia giapponese.
L'«hiragana», invece, è l'alfabeto di sillabe utilizzato per scrivere parole di origine giapponese. È utilizzato per leggere e scrivere quando non si conoscono gli ideogrammi.
«Katakana» è l'alfabeto di sillabe che si utilizza per scrivere parole straniere che non provengono dalla lingua cinese.
Susanna Marino, dopo avere illustrato i diversi tipi di ideogrammi, anche con diapositive e proiezioni, presenterà la sua «Grammatica Pratica Giapponese».
Sabato 19 settembre invece alle ore 15, invece si passa dall'altra parte del mondo con il «Pensiero latino. Andalusia e argentina». Una mostra di pittura, documentari, reportage, proiezioni, dibattiti. Non solo, durante la giornata latina ci sarà anche spazio per la poesia e la danza, con tanto di esibizioni di Flamenco e Tango Argentino. Dulcis in fundo...

Degustazioni «a tema».

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