Nel 2006 Quando il polonio uccise l’ex agente Kgb

La foto dell’ex agente del Kgb Alexander Litvinenko agonizzante sul letto di un ospedale inglese ha fatto il giro del mondo, diventando simbolo di un rinnovato braccio di ferro tra Mosca e l’Occidente. Il 23 novembre 2006 Litvinenko, 44 anni, da un mese cittadino britannico, muore a causa di un avvelenamento da radiazione da polonio-210, un isotopo radioattivo del polonio, in circostanze ancora da chiarire. Tracce di polonio sono state individuate in diversi locali della capitale inglese nei quali Litvinenko si trovava prima del ricovero; in particolare in un sushi bar dove si era intrattenuto il 1° novembre con gli ex agenti del Kgb Dmitri Kovtun e Andrei Lugovoi prima di pranzare con il consulente della Commissione Mitrokhin del Parlamento italiano, Mario Scaramella.

Prima di morire, Litvinenko ha accusato pubblicamente l’allora presidente russo Vladimir Putin di essere il responsabile del suo avvelenamento e di aver commissionato l'omicidio, pochi mesi prima, della giornalista Anna Politkovskaja. Lugovoi è il principale sospettato dell’avvelenamento fatale di Litvinenko, ma Mosca non ha mai acconsentito che fosse estradato in Gran Bretagna per esservi processato.

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