Nella battaglia delle preferenze, anche i debuttanti «ballano»

ABELLI Farà sentire il proprio peso a Pavia, la sua roccaforte, ma anche nel capoluogo

Chi vincerà la battaglia delle preferenze a Milano? La domanda sembra avere la solita risposta, ovvero il candidato scelto da Cl: Mario Sala è consigliere regionale uscente. Il Pdl punta a conquistare otto o nove posti al Pirellone (sette nella peggiore e meno contemplata delle ipotesi) e la battaglia, come è noto, sarà dura, anche per i candidati debuttanti appena approdati nel collegio, a partire da Massimo Buscemi, capodelegazione del Pdl in giunta. In corsa anche tre consiglieri di Palazzo Marino: il capogruppo del Pdl, Giulio Gallera, il presidente del consiglio comunale, Manfredi Palmeri, e il consigliere Armando Vagliati.
In molti si chiedono che ruolo giocherà Giancarlo Abelli, tornato in pista deciso a far sentire il proprio peso a Pavia, sua roccaforte elettorale, ma anche nel capoluogo. Tra gli uomini ritenuti a lui più vicini Massimo Buscemi e Alessandro Colucci: per entrambi si parla di un ruolo in giunta. Vicino ad Abelli è anche Stefano Carugo, che sarà candidato nel collegio di Monza.
I sondaggi sono positivi per il Pdl, ma rispetto al 2005 la Lega è comunque più forte e quindi la situazione crea preoccupazione tra gli aspiranti alla Regione. Gli uscenti sono otto e saranno tutti ricandidati, con la probabile eccezione di Piergianni Prosperini, l’assessore arrestato il 16 dicembre scorso e sulle cui sorti ferve un intenso dibattito nel Pdl.
Gli assessori concorrenti in area milanese sono così Buscemi, Romano La Russa, Stefano Maullu (ritenuto da tutti assai temibile) e l’ex udc Domenico Zambetti, oltre che il sottosegretario Antonella Maiolo. Sono proprio questi ultimi due nomi quelli ancora in forse. Il ministro per l’Attuazione del programma, Giancarlo Rotondi, già leader della Democrazia cristiana per le autonomie, avrebbe infatti insistito perché un posto nel listino sia riservato proprio a Zambetti, come «segnale di riconoscimento politico». Zambetti, che si è più volte detto intenzionato a correre a caccia di preferenze, non esclude di potersi candidare in entrambi i settori: lista e listino. Lo spostamento di Zambetti aprirebbe una possibilità in più alle nuove leve del consiglio comunale che si presenteranno alla sfida del voto.
C’è poi il caso Antonella Maiolo, per la quale si è parlato di un incarico da difensore civico regionale. Al momento, però, non si è concretizzato nulla e così la Maiolo è intenzionata a correre e fa sapere di contare sull’aiuto dell’ex sindaco di Milano, Gabriele Albertini.
Romano La Russa, assessore all’Industria e fratello di Ignazio, ministro della Difesa e coordinatore nazionale del Pdl, sarà colui sul quale confluiranno i voti della ex An. È subentrato in giunta a Massimo Corsaro, ormai stabilmente in Parlamento, e adesso si prepara alla prova del voto.


C’è poi Angelo Giammario, ottavo nella classifica dell’attuale Pdl (che nel 2005 era ancora diviso tra Forza Italia e An). A lui erano bastati 5.750 voti, ma secondo i calcoli di partito questa volta la soglia sarebbe più alta, intorno ai sette o ottomila voti.
La prossima riunione è fissata per questa mattina in viale Monza.

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