Il più bel Pozzato di sempre battuto dal più grande Boonen di sempre. E' questo il verdetto di una Parigi-Roubaix pasquale, segnata dal grave incidente lungo il percorso, quando una moto del seguito ha falciato sedici spettatori (per fortuna, tre soli feriti seri, ma non in pericolo di vita).
Restando all'aspetto sportivo, da segnalare finalmente la prova di carattere del talento italiano, battuto dal superspecialista belga (alla sua terza vittoria), ma anche un po' dalla sfortuna: nel momento cruciale della gara, quando in testa c'era un gruppetto di cinque atleti, lo spagnolo Flecha è caduto, incidendo profondamente sull'esito della gara: Boonen, davanti a lui, è riuscito ad allungare, mentre Pozzato, dietro, ha perso qualche secondo determinante. Così, il finale si è risolto in un testa a testa tra i due migliori specialisti delle classiche, davanti Boonen, dietro il nostro Pozzato. Alla fine, nel mitico velodromo di Roubaix, li divide soltanto una cinquantina di secondi.
"Peccato - il commento di Pozzato -: Boonen non ha rubato niente, è fortissimo, ma ha avuto dalla sua anche un pizzico di fortuna. Comunque non è un supereroe. Lo considero battibile. E l'ho pure dimostrato. Per consolarmi, mi tengo il verdetto più importante: sono da Roubaix. L'anno prossimo sarò di nuovo qui per vincerla. Una volta o l'altra la fortuna giocherà un po' anche per me".
ORDINE D'ARRIVO:
1. Tom Boonen (Bel) Quick Step, in 6h'15'53''.
2. Filippo Pozzato (Ita), a 47''.
3. Thor Hushovd (Nor) , a 1'17''.
4. Leif Hoste (Bel), st.
5.
6. Juan Antonio Flecha (Spa) 2'14''.
7. Heinrich Haussler (Ger) Cervelo, a 3'13».
8. Sylvain Chavanel (Fra) a 3'15''.
9. Manuel Quinziato (Ita) , a 5'.
10. Matti Breschel (Dan) a 5'29''.
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