Nelle favelas vive un «popolo» senza regole

Ufficialmente sono in cinquemila ma è quasi impossibile censirli. I campi comunali sono sette, gli abusivi venti

Gianandrea Zagato

È un esercito «senza regole». Vive stipato in roulotte malandate o in capanne fatte di plastica e cartone. Sono i cinquemila nomadi «inquilini» di Milano. Numero per difetto, dicono gli esperti delle favelas abusive: che significa qualcosa come una ventina di campi irregolari oltre ai sette comunali, dove c’è disponibilità di allacciamenti luce, gas e acqua. Situazione al limite però nelle altre aree sparse a macchia d’olio nella periferia e che, fanno sapere dal comando dei ghisa di piazza Beccaria, non bisogna mai aggiornare per difetto. Ma vediamo, zona per zona, qual è la situazione secondo le documentazioni disponibili e con un’avvertenza: i numeri delle presenze registrate è quello potenzialmente sopportato in quell’area. La realtà è ben diversa e rischia di esplodere Ecco quali sono le occupazioni sulle aree pubbliche.
Via Martirano, 71. Quaranta rom Kanjarja occupano l’area verde ed utilizzano impropriamente i servizi del locale guardiola.
Via Silla. Cinquanta rom Kanjarja occupano da dieci anni la pubblica via, attualmente dismessa, all’interno di roulottes e camper. L’area è sprovvista di servizi igienici.
Via Emilia. Trenta rom Khorakhane occupano l’area che si trova all’interno degli svincoli della tangenziale con ingresso da Rogoredo.
Via Bonfadini. Cinquanta rom abruzzesi hanno eretto da molti anni costruzioni abusive in muratura - su un’area prospiciente l’inceneritore Amsa di via Zama - che dispongono (contratti privati) di erogazione di corrente elettrica ed acqua.
Viale Cassala e via don Sturzo. Sono rom Napulengere - rispettivamente dieci e quindici - che occupano la pubblica via con roulotte e camper sprovvisti di tutti i servizi.
OCCUPAZIONI SU AREE PRIVATE
Via Boffalora. Da dieci anni rom Kanjarja hanno costruito due baracche ad uso abitativo a ridosso del muro perimetrale di una cascina. L’area è sprovvista di tutti i servizi.
Via Vaiano Valle, 41. Cento rom Khorakhane occupano da tre anni un fatiscente cascinale, dove sono state erette costruzioni abusive in legno. L’area è sprovvista di tutti i servizi.
AREE DI PROPRIETÀ DEGLI STESSI ROM
Via Monte Bisbino.

Sono 280 i rom (Kanjarja, Kalderas e Khorakhane) che hanno acquistato o affittato lotti di terreno agricolo, costruendovi fabbricati. L’approvvigionamento di acqua potabile avviene per mezzo di allacciamenti abusivi.
Via Martirano. Cinquanta sinti piemontesi hanno costruito abitazioni abusive poste sotto sequestro dall’autorità giudiziaria.

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