RomaIl «dolore» per la separazione dei genitori, che li fa soffrire profondamente entrambi. Lo «stupore» per le attenzioni che papà Silvio avrebbe avuto per la giovane Noemi Letizia. Un punto fermo: per un politico, la sfera pubblica vale come quella privata. E una previsione a lungo termine: «A oggi non cè nessuna lotta» per il patrimonio, tra i cinque figli del Cavaliere, e «se mio padre è uomo giusto ed equo, non ce ne saranno nemmeno in futuro». È unintervista a tutto campo, quella che Barbara Berlusconi rilascia al settimanale Vanity Fair. In cui affronta, in maniera diretta, pure alcune delle questioni delicate che hanno visto coinvolto negli ultimi mesi il capofamiglia. Tanto da chiedere, in una nota diffusa in serata, che le risposte «non vengano strumentalizzate ed estrapolate dal contesto in cui si trovano, perché altrimenti rischierebbero di assumere un significato che invece non hanno e non devono avere». Il tono e il contesto dellintervista, rimarca, «erano infatti di affetto verso mio padre, di cui ho grande stima, sia come padre sia come politico».
Chiarito lo spirito con cui va interpretato il suo pensiero, Barbara Berlusconi racconta al settimanale che «il dolore» per il divorzio dei genitori «è grande», perché «un valore e una realtà si stanno sgretolando». «Più forte è il senso dellunione familiare che uno ha, e nel mio caso è molto forte, più si amplifica la delusione - continua -. Ma almeno noi fratelli (lei, Eleonora e Luigi, ndr) stiamo vivendo questo momento in età consapevole. Voglio essere vicina a entrambi i miei genitori, perché quello che non traspare allesterno è che la loro sofferenza è profonda e tocca entrambi». È la fine di un grande amore? «Sono sicura che lo sia stato per la mamma. Però di certo, in trentanni di vita insieme, hanno sempre avuto a cuore il reciproco bene».
Si passa al capitolo più spinoso: le indiscrezioni sulla vita privata del padre. La stampa si è comportata correttamente? «Vedo quello che accade e mi dispiace». Ma come la mettiamo - le viene chiesto - con lapparente contraddizione di un uomo che da premier gode di consenso e popolarità, mentre in privato ammette di non essere un santo? «Penso che una società esprima un senso della morale comune», è la replica. E chi è chiamato a «ben governare» è anche tenuto a «salvaguardare i valori» che esprime la comunità. «Non credo quindi - prosegue - che un uomo politico possa permettersi la distinzione tra vita pubblica e vita privata». Inevitabile, un commento sul caso Noemi. «Mi ha stupito - spiega la terzogenita del Cavaliere -. È una dimensione che non ha mai fatto parte del mio quotidiano. La mia storia è quella di una ragazza che ha vissuto la sua giovinezza in modo sereno e normale. Non ho mai frequentato uomini anziani. Sono legami psicologici di cui non ho esperienza».
La venticinquenne, dal 2003 nel Cda di Fininvest, inquadra così il proprio futuro lavorativo: «Ho la passione per leditoria, e mio padre ha sempre visto in me delle qualità che potevano essere adeguate per questo settore. Lui ha sempre pensato che, quando ne avessi avuto le capacità, mi sarei occupata di Mondadori». Poi, torna sullinterrogativo-appello posto a suo tempo da Dario Franceschini («Fareste educare i vostri figli da un uomo come Silvio Berlusconi?»): «Non credo che ce lavesse con noi, figli di Berlusconi. Non è un episodio che ritengo grave o insultante». Certo, «era un attacco personale e non solo politico a Silvio Berlusconi» e «ci potevano essere margini di ambiguità». Per questo, «mi sono limitata a puntualizzare quello di cui sono fermamente convinta: leducazione e i valori che mi sono stati trasmessi dalla famiglia, e anche da mio padre, sono quei valori che mi hanno permesso di crescere nel rispetto di me stessa e degli altri».
E a proposito di figli, si sofferma sulla scelta del nome dato a Edoardo, nato lo scorso 13 luglio.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.