Cronaca locale

«Nessuna mediazione, devono lasciare l’area»

Salvini: «Buttiamo giù anche le baraccopoli regolari»

«C’è solo un numero per i rom a Milano? Zero». Matteo Salvini (Lega) commenta i disordini provocati dai rom per impedire lo sgombero del campo di via Triboniano. «Non è una boutade: ieri, abbiamo avuto la riprova che è tempo perso tentare di coniugare solidarietà e legalità nelle baraccopoli abusive e non. Chiediamo quindi all’amministrazione milanese di abbattere anche quelle regolari tanto care agli assessori buonisti sia di Palazzo Marino che di Palazzo Isimbardi».
E dalla Provincia di Milano arriva la «giustificazione» di Alberto Grancini, assessore alla Sicurezza: «Gli sgomberati sono rom irregolari, non sono in regola con il patto di legalità. Hanno diritto all’accoglienza solo quelli che rispettano le leggi del nostro Paese, gli altri devono capire che non è possibile continuare a infrangerle senza che ciò comporti conseguenze». Ragione più che sufficiente, spiega il vicesindaco di Milano Riccardo De Corato perché «oggi, quei rom lascino l’area: per noi, se resteranno ancora non esiste alcun spazio di mediazione».
«Spazio» impensabile da sempre, annota Gianfranco De Nicola (An): «Adesso, i responsabili del patto di legalità - don Colmegna e gli assessori Moioli e Corso - spieghino ai milanesi che fine ha fatto quel patto e soprattutto che cosa intendono fare per i nomadi nella salvaguardia della sicurezza e della tranquillità dei nomadi».

Virgolettato contestato dalla Margherita che sulla vicenda denunciata «l’assenza di programmazione»: «Si continua a sgomberare senza trovare una soluzione per i nuclei familiari» osserva Andrea Fanzago, mentre gli ulivisti Cormio e Granelli reclamano «il mantenimento della parola data dagli assessori della giunta Moratti».

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