Non solo portinai, in campo si è presentata una task force tra appaltatori e Amsa per liberare 15 milioni di metri quadrati di strade e 4mila chilometri di marciapiedi: 330 automezzi con altrettanti autisti e 693 operatori manuali per lamatura, salatura e sgombero della neve da passaggi pedonali, fermate dei mezzi pubblici, spazi antistanti le scuole. Al lavoro tutto il giorno anche i pompieri per i numerosi alberi pericolanti. Palazzo Marino era in preallarme da lunedì e il piano ha retto bene: abbondante la neve ma normale il traffico, lento ma regolare. A fine giornata De Corato può tirare un sospiro di sollievo: «Il piano ha funzionato senza problemi. È lo stesso messo in atto la notte fra il 2 e 3 dicembre scorso, ma a provocare allora la caduta di rami e alberi fu la presenza di foglie verdi lungo i filari alberati della rete tranviaria, un fatto del tutto imprevisto nella stagione invernale». Per tutta la notte 122 automezzi hanno operato per pulire cavalcavia, fermate degli autobus e ingressi della metropolitana.
Più complicata la situazione sulle tangenziali e sulle autostrade. Alle 10 circa è scattato lobbligo di catene a bordo per tutti i mezzi in transito sulla A1 Milano-Firenze, la A4 Milano-Brescia e la A7 Milano-Genova, in quanto la neve aveva già attecchito allasfalto. Medesima situazione sulle tangenziali con veicoli incolonnati in particolare sulla tangenziale est tra Cologno e Cascina Gobba e sulla ovest tra Rho e Settimo dove, peraltro, una gru trasportata da un mezzo pesante è caduta proprio allaltezza delluscita di Settimo senza provocare comunque feriti ma bloccando completamente il traffico fino al tardo pomeriggio. Da segnalare sempre sulle tangenziali una decina di tamponamenti e alcune auto in panne sulla corsia di emergenza che hanno ulteriormente rallentato il traffico rimasto sempre molto intenso per tutta la giornata. Ma microtamponamenti si sono registrati un po ovunque, anche in città.
Situazione meno complicata per gli aeroporti milanesi. A Malpensa loperatività non ha subito disagi non essendoci state nevicate sensibili in zona e gli unici due voli Eurofly in ritardo erano dovuti ad altre cause. Abbondante invece la neve su Linate con ritardi nei movimenti che hanno fatto registrare punte di 3 ore dovute anche a una chiusura forzata dello scalo attorno alle dieci per consentire ai mezzi antineve di ripulire lunica pista e effettuare le prove di frenata. Un paio di voli sono stati dirottati a Malpensa. I disagi più importanti si sono registrati nel collegamento con Roma, alle 14 del pomeriggio erano sei i voli in ritardo e uno cancellato.
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