A confezionare una notizia ci si mette qualche minuto. Si parte da Neymar, la stella del Santos già dato al Madrid, manca lufficialità. Laccordo fra il suo procuratore e i responsabili di mercato del Real è già siglato, i blancos pagano lintera cifra della clausola rescissoria, Neymar è felice e firmerà un quinquennale: «Cristiano Ronaldo è il mio idolo», dichiara. Laccordo sarebbe avvenuto nella notte del 14 giugno. Bene. Passano un po di giorni e allimprovviso il presidente del Santos, Luis Alvaro de Oliveira, dichiara che è tutto falso, è il Barcellona il club più vicino al giocatore e Rosell paga più della clausola rescissoria. De Oliveira si è infuriato perché è rimasto ai margini della trattativa, allora ha chiamato il padre di Neymar e gli ha imposto di far cambiare il procuratore al figlio. Quindi lo ha venduto al Barcellona. Tutto perfetto, Guardiola non vuole Neymar, Rosell lo compra, quindi vuol dire che Guardiola va via. E naturalmente viene allInter. E poi se arriva Neymar vuol dire che anche Messi è sul mercato perché i due assieme sono incompatibili. E naturalmente Messi lo compra lInter. Certo che proprio Rosell aveva chiesto a Florentino Perez una tregua nella faida Real-Barça prima di finire tutti ammazzati in mezzo a una strada. Ma nel calcio non si guarda in faccia a nessuno.
Poi colpo di scena: «Non ho mai detto che Neymar è più vicino al Barca che al Real. Lui resta al Santos per molto tempo ancora», dichiara il presidente del Santos. E Neymar conferma: «Non ho mai firmato nulla. Real e Barcellona mi hanno cercato ma non è stato concluso niente». Ma come?
E Guardiola e Messi? Ma se Moratti ha fatto solo un annuale a Gasperini...
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