Gli acrobati del pedale arrivano a Milano. Da questa mattina, il selciato di piazza Duca d'Aosta, di fronte alla Stazione Centrale, sarà per due giorni teatro delle esibizioni dei campioni dellurban free riding, calati sul capoluogo lombardo per la seconda tappa del Qashqai Urban Challenge.
Il torneo, promosso da Nissan nellambito delle iniziative legate al lancio europeo del crossover Qashqai, ha preso il via venerdì a Newcastle, in Gran Bretagna, davanti a oltre 10mila spettatori. E, dopo Milano, toccherà Madrid, Colonia e Parigi, teatro del gran finale in programma il 22 e 23 giugno.
Lurban free riding non è altro che la più spettacolare evoluzione delle gare di mountain bike, trasferite in un contesto cittadino dove latleta per mettersi alla prova utilizza scalinate, muri, piattaforme e altri ostacoli artificiali, invece dei tradizionali dossi di campagna.
È una disciplina relativamente recente (la prima gara ufficiale è stata disputata negli Usa solo una decina di anni fa), cresciuta anche da questa parte dellAtlantico parallelamente allimpetuosa diffusione della mountain bike (ogni anno nei soli mercati dellEuropa occidentale ne vengono venduti oltre 5 milioni di pezzi) e nella quale Nissan ha riconosciuto il medesimo spirito del suo crossover Qashqai: «Una vettura - spiega Gio Alesci, direttore della comunicazione di Nissan Italia - fortemente legata allambiente urbano, ma anche capace di regalare emozioni, che ci ha naturalmente avvicinati al mondo dellurban free riding, animato da caratteristiche analoghe. E anche la scelta di Milano per la tappa italiana non è stata casuale: abbiamo fortemente voluto questa location, perché la riteniamo la più in linea con il carattere del nostro nuovo modello e, quindi, del challenge».
Nissan, daltronde, non ha mai nascosto la propria attenzione verso gli sport «estremi». Lo stesso Qashqai Urban Challenge rientra infatti nel programma europeo Nissan Sports Adventure, con cui il marchio giapponese supporta da tempo anche discipline come il windsurf e lo snowboard, vicine allo stile di vita dinamico e avventuroso incarnato dalle vetture 4x4 della casa.
Ma che cosa ha in serbo per il pubblico la due giorni milanese? Dalle 10 di questa mattina, si susseguiranno le performance dei 15 migliori bikers del mondo, ai quali si uniranno per loccasione altri 10 atleti. Lobiettivo per tutti sarà quello di insidiare il primato del ventiseienne canadese Darren Berrecloth, che dopo la tappa desordio guida la classifica, tallonato dagli americani Paul Basagoitia e Kyle Strait. Per riuscirci, dovranno misurarsi con le difficoltà del «Dirt», la particolare specialità dellurban free riding alla quale è dedicato l'appuntamento di Milano, scendendo a tutta velocità lungo una rampa, saltando su collinette di terra disseminate lungo il percorso ed esibendosi in una serie di acrobazie a mezzaria, tra le quali non mancano i «giri della morte» a 360°.
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